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Visualizzazione dei post da 2020

Recensione "La strada" - Cormac McCarthy

 Una delle mie più grandi paure da lettrice è quella di veder scomparire progressivamente il numero di capolavori letterari nel corso degli anni. Potrebbe sembrare una scarsa fiducia nei confronti delle nuove generazioni di letterati, ma in realtà è forse un tacito e solerte invito a far di più, sempre di più e a superare le punte di diamante dei secoli scorsi. E direi che c'è parecchio lavoro da fare. "La strada" di Cormac McCarthy, vincitore del Premio Pulitzer nel 2007, è un altro dei capolavori del mondo americano che di punte di diamante ne ha davvero forgiate abbastanza. Donna Tartt, Paul Auster, Philip Roth, Raymond Carver, Don Delillo, Fitzgerald solo per citarne alcuni. Vorrei davvero capire il loro segreto... TRAMA: In un mondo post-apocalittico, un uomo con suo figlio camminano lungo una strada per raggiungere la costa a Sud, trascinando con sé un carrello e i pochi viveri che sono rimasti. Il mondo è devastato da incendi, terremoti e i superstiti sono un numer

Letture di Novembre

 Dopo un mese di Ottobre di cambiamenti e nuovi inizi che mi hanno costretta a rallentar parecchio con la lettura, direi che il mese di Novembre è stato parecchio più stabile.  Come già vi avevo anticipato il romanzo di Roth, "Il teatro di Sabbath", iniziato a Ottobre, è terminato con fatica questo mese e sinceramente questa volta è davvero un no. TRAMA: Mickey Sabbath è un ex burattinaio sessantenne particolarmente dedito ai piaceri corporei e sessuali. Fedifrago, sboccato e probabilmente anche incompreso, inizia un viaggio alla scoperta del vero sé dopo la morte della sua amante storica, fuggendo da una vita matrimoniale che gli stava stretta e in cui non si riconosceva. La vita di Mickey non è priva di colpi di scena, intendiamoci. Due mogli, di cui una probabilmente morta (assassinata) o semplicemente scomparsa e una alcolizzata in cura. Aggiungiamo un'amante croata da ben tredici anni che, in barba a tutte le convenzioni sociali, era la donna che amava davvero e che

Letture di Ottobre

 In ritardo, come sempre.  Il mese di Ottobre è iniziato davvero molto bene dal punto di vista delle letture, finché non ho iniziato a lavorare come docente di lettere e, se aggiungiamo il trasferimento a Torino, il tempo si è notevolmente ridotto. Perché lo scrivo? Perché mi dispiace non riuscire più ad esser attiva come vorrei e non mi aspettavo che l'attività del docente fosse così impegnativa e che prendesse così tante ore durante il giorno da impedirmi di leggere come vorrei. Sono ancora in fase (molto lenta) di lettura di "Il teatro di Sabbath" di Philip Roth. Ve ne parlerò meglio nelle letture di Novembre ma purtroppo sono abbastanza delusa. Lo sto trovando pesante, senza un fine ben preciso e il personaggio è davvero difficile da digerire. Mi dispiace dover bocciare un'opera di un autore che fino ad ora ho molto apprezzato. Questo mese di Ottobre ho avuto il mio primo e molto positivo approccio con Cesare Pavese con "La luna e i falò". TRAMA: Anguill

Recensione "Il mare senza stelle" - Erin Morgenstern

 Dinanzi ad Erin Morgenstern ci si può solo inchinare. Può sembrare retorica o una frase fatta, ma se già lo pensavo dopo aver letto "Il circo della notte", adesso ne sono ancor più convinta. TRAMA: Zachary è uno studente universitario appassionato di libri e videogame e proprio nella biblioteca del suo Ateneo, si imbatte in un libro molto antico e misterioso, Dolci rimpianti, che sembra non avere origine. Un libro che racconta varie storie tra le quali anche un episodio della stessa vita del nostro protagonista quando, da bambino, non ha avuto il coraggio di aprire una porta dipinta su una parete che lo avrebbe condotto al Mare senza stelle. Eppure Zachary, grazie al libro e all'intervento di altri due personaggi, Dorian e Mirabel, avrà modo di arrivare davvero in quel mondo misterioso e labirintico, di perdersi tra le sue storie e di assistere al mutamento della grande e vera Storia. Per chi conosce già l'autrice, dirvi che questo fantasy è secondo me uno dei miglio

Letture di Settembre

 E' davvero raro che io mi getti sul pc per parlarvi di un libro che ho appena terminato, ho sempre bisogno di meditarci per potervene parlare. Ma oggi ho sovvertito le regole e vi sto scrivendo davvero senza alcun tipo di preparazione o di schema mentale già pronto. Ho appena chiuso "Martin Eden" di Jack London e dirvi che mi ha devastata forse non rende assolutamente l'idea, ma andiamo con ordine. TRAMA: Ottocento. Martin Eden è un povero marinaio ventenne che, dopo aver aiutato un ragazzo in una rissa, entra in contatto con un mondo borghese a lui completamente estraneo e che ritiene quasi il paradiso perduto da raggiungere. In quel paradiso ecco comparire la sua Eva, la bellissima Ruth Morse, di cui si innamorerà perdutamente e sarà per lei che cercherà di studiare, crescere, migliorare. La condizione sociale di appartenenza, però, è sempre un limite. "Martin Eden" è un romanzo di formazione che definisco universale, non è solo il protagonista a maturare

Recensione - "Ritratto di signora" di Henry James

Quando un classico è estremamente famoso, tendo spesso a procrastinare la lettura. In realtà non so davvero cosa aspetto e perché non do una possibilità. Forse il momento giusto, l'ispirazione, il mood?  "Ritratto di signora" di Henry James è un classico che in realtà si sbilancia tra il molto noto e il totalmente sconosciuto, principalmente per i meno addetti del settore. In lista tempo fa avevo inserito "Giro di vite" (ancora da recuperare); mi aveva intrigato molto più la trama un po' dark. Eppure, mi è capitato proprio di iniziare dalla sua pietra miliare che tanto cercavo di allontanare. TRAMA: Ottocento. Isabel Archer è una ventenne americana, orfana di entrambi i genitori, che viene invitata da sua zia, Mrs. Touchett, a visitare l'Europa. L'occasione ovviamente è propizia per la giovane ragazza che potrà finalmente alzar il naso dai suoi amati libri e soddisfare la sete di libertà e indipendenza. Ho volutamente sottolineato un dettaglio nella

Letture di Agosto

 Il cielo è uggioso, oggi. In realtà nemmeno mi dispiace, finalmente inizio ad avvertire quel piacevole clima autunnale, un po' nostalgico.  Settembre ormai è iniziato, quindi concludiamo questa estate con le ultime letture. Del romanzo di Donna Tartt vi rimando alla recensione singola che ho fatto qualche settimana fa. Il mese di Agosto è iniziato con una lettura più leggera, una graphic novel che mi ha emozionata come poche e che quasi sicuramente entrerà a far parte della rosa delle letture migliori dell'anno. Sto parlando de "Il porto proibito" di Stefano Turconi e Teresa Radice. TRAMA: Abel è un giovane naufrago ritrovato sulla spiaggia di un'isola dalla nave della marina militare britannica che lo riporta in patria. Ma Abel non ricorda nulla del suo passato se non il suo nome. Un ragazzo che cela un mistero, così come la prostituta Rebecca, unica che sembra in grado di comprenderlo. Ho agognato questa graphic novel per mesi se non anni e sono finalmente rius

Recensione "Il piccolo amico" - Donna Tartt

 I romanzi di Donna Tartt sono per me come la copertina di Linus, li vorresti sempre addosso e sempre con te. Ti fanno star bene. E "Il piccolo amico", al di là di piccole pecche che vi segnalerò, non è stato assolutamente da meno. TRAMA: Mississippi. Anni Quaranta. Durante la festa della mamma il piccolo Robin Dufresnes viene trovato impiccato ad un albero del giardino e nessuno ha visto nulla. Nessuno sa chi sia stato e come sia potuto succedere. Omicidio o suicidio? Dodici anni dopo, sua sorella minore Harriet decide di intraprendere personali indagini per scoprire chi è stato l'assassino del suo "piccolo amico" e vendicarsi. Partiamo da alcune informazioni tecniche per chi non conoscesse Donna Tartt. E' un'autrice americana vincitrice del Premio Pulitzer nel 2014 con il suo terzo e ultimo romanzo "Il cardellino". "Il piccolo amico" è la sua seconda opera, pubblicata dieci anni dopo il suo esordio "Dio di illusioni". Ho l

Letture di Luglio

Luglio è stato il mese delle soddisfazioni. Dopo un inizio anno particolarmente difficile per tutti, il picco della gioia è arrivato con la laurea specialistica il 23 Luglio e con le conseguenti meritate vacanze.  Quali sono state le mie letture sotto l'ombrellone? Solitamente si predilige leggere fantasy, thriller o libri leggeri che riescano ad intrattenere senza però presupporre un impegno mentale particolarmente elevato. Io ho rispettato questa regola solo in parte. A inizio mese, dopo il capolavoro di Grossman, ho divorato in pochissimi giorni l'ultimo volume della serie degli Attraversaspecchi ovvero "Echi in tempesta" di Christelle Dabos. Trattandosi dell'ultimo volume non posso ovviamente parlarvi della trama. Questo quarto e ultimo volume è stato particolarmente discusso perché ha soddisfatto poco gli amanti della serie che aspettavano un finale col botto. Il romanzo mi è piaciuto ma è evidente ci siano delle pecche legate soprattutto a caoticità, assenza

Recensione "Che tu sia per me il coltello" - David Grossman

Alcuni libri arrivano al momento giusto, altri in quello sbagliato e molti altri vengono sottovalutati finché non abbiamo modo di leggerli. Ci sono dei libri, però, che definirei astorici o addirittura eterni, senza tempo. Libri che ti squarciano l'anima una volta e basta per ricordali per sempre, libri che ti costringono a guardarti dentro e a riflettere sulla tua vita. E' quello che Grossman con "Che tu sia per me il coltello" ha fatto con me. TRAMA: Gerusalemme. Yair vede una giovane donna ad una festa, chiusa nel suo silenzio e ne rimane colpito. Pur non conoscendola decide di scriverle delle lettere che daranno inizio ad un intenso e profondo scambio epistolare tra i due, in attesa della prima pioggia autunnale. E' il mio secondo approccio a questo autore dopo l'apprezzato ma molto lento "A un cerbiatto somiglia il mio amore", temevo infatti di ritrovare la stessa complessità e pesantezza perché, ammettiamolo, Grossman non è per tutti. Mai come

Letture di Giugno

Perennemente in ritardo con le recensioni e questo mese non è da meno.  Causa studio, ultimo esame, laurea imminente e mille altre avventure, a Giugno ho letto davvero poco rispetto al solito. La prima lettura del mese mi ha portato via molto tempo (più di 20 giorni) e parlo di "Ventimila leghe sotto i mari" di Jules Verne. TRAMA: Il Prof. Aronnax, il suo aiutante Conseil e il pescatore Ned Land sono imbarcati su una nave a caccia di un mastodontico mostro che infesta i mari e causa incidenti navali. In realtà i tre scopriranno, una volta scaraventati in mare, che quel mostro è un sottomarino come non ne avevano mai visti guidato da un misterioso Capitano, Nemo, che sembra volerli trascinare in un'esplorazione infinita dei mari del mondo. Dopo essermi appassionata a "Viaggio al centro della terra" lo scorso anno, mi aspettavo di sicuro qualcosa tipicamente alla Verne anche questa volta. Intendo quindi scienza, scoperte tecnologiche, fantascienza e viaggi mirabol

Letture di Maggio

Maggio è stato un mese davvero parco di letture, sarà che lo studio mi ha presa particolarmente. Ho voluto tornare dopo mesi dal mio caro Roth col suo più celebre capolavoro: "Pastorale americana". TRAMA: Seymour Levov viene soprannominato al college "lo Svedese", osannato come campione sportivo. Un ragazzo perfetto ed impeccabile che costruisce allo stesso modo una vita perfetta; un lavoro nell'attività di famiglia, una bella moglie e una figlia, Merry. Ma sarà proprio Merry a scardinare quella ipocrita perfezione familiare nel pieno della guerra del Vietnam. Dopo aver amato "Il complotto contro l'America" speravo di ritrovare le stesse emozioni con il premio Pulitzer 1997. Durante tutta la lettura ero costantemente altalenante nel decretare il migliore, forse perché Roth è talmente magistrale come penna che decidere è quasi impossibile. Al di là delle mie paturnie da fan, direi che "Pastorale americana" è indubbiamente una pietra miliar

Recensione "Il sentiero dei nidi di ragno" - Italo Calvino

Calvino è il primo amore che non si dimentica mai. Anzi, di più. Calvino è l'amore della vita. "Il sentiero dei nidi di ragno" ha battezzato il mio esame di maturità, svolsi questa traccia solo trainata da una profonda passione per questo gigante della letteratura italiana ma senza aver mai letto l'opera nello specifico. Dopo cinque anni è finalmente giunto il momento. TRAMA: Pin è un bambino orfano di dieci anni che si comporta come i grandi, li studia, ci scherza, li offende, li ammira. Pin vive durante la Seconda Guerra Mondiale con una sorella che fa la prostituta e che, tra i tanti, soddisfa anche i tedeschi. Pin è un bambino-adulto costretto a far i conti anche lui con una Guerra a cui non si può sfuggire. Quest'opera venne pubblicata per la prima volta nel 1947 da un Calvino ventiquattrenne. "Il sentiero dei nidi di ragno" è la sua opera prima e la differenza rispetto alle opere mature è molto evidente. Nel corso della sua vita l'autore h

Letture di Aprile

Sarà la quarantena prolungata, ma il mese di Aprile mi sembrava non avesse fine. Le letture in questo mese sono state solo tre ma abbastanza intense. De "Il sentiero dei nidi di ragno" di Calvino vi parlerò in un post a parte. Il volume più corposo di questo mese è stato "Il giuoco delle perle di vetro" di Hermann Hesse. TRAMA: Josef Knecht è solo un bambino quando viene selezionato dal Magister musicae per intraprendere un percorso di studi in Castalia, scuole privilegiate per studenti eccellenti in cui il protagonista apprenderà la famosa arte del giuoco delle perle di vetro. Un volume mastodontico concepito durante gli anni bui del nazismo, prosecuzione molto più matura di "Siddhartha". Hesse immagina un mondo utopico in cui viene realizzata una scuola per studenti eccellenti chiamata Castalia, un nome parlante perché è l'incarnazione di una casta. Non solo gli studenti sono selezionati esclusivamente tra le eccellenze nelle scuole comuni, m

Letture di Marzo

Marzo mese di quarantena e di letture. Dopo Nabokov, di cui vi ho già parlato abbastanza, parto dall'ultimo grande amore del mese che ho terminato di leggere poche ore fa: "La memoria di Babel" di Christelle Dabos. La saga degli Attraversaspecchi da un paio d'anni sta facendo molto parlare di sé e anche abbastanza bene. Dopo un inizio un po' lento nel primo volume, dovuto alla inevitabile presentazione dei personaggi e della meravigliosa ambientazione, il secondo e il terzo hanno ingranato particolarmente. Questo terzo volume mi ha completamente stregata. Ovviamente non posso rivelarvi nulla sulla trama perché rischierei spoiler, posso solo dirvi che è un susseguirsi di adrenalina, misteri e colpi di scena senza mai cadute di stile. I personaggi evolvono, migliorano e finalmente troviamo una Ofelia più matura e più consapevole di chi è e dei propri sentimenti, per quanto rimanga la solita sbadata. Tra le nubi si intravede anche un barlume di sereno e parlo di

Recensione "Lezioni di letteratura" - Vladimir Nabokov

Esistono grandi autori capaci di dimostrarsi anche grandi lettori e badate che non è così semplice. Lo stesso Nabokov parla di bravi scrittori e buoni lettori , ma esserlo risulta complesso. Come si possono leggere dei classici in maniera neutrale, lucida, oggettiva. Come si può non simpatizzare per un personaggio piuttosto che un altro. Come può uno scrittore, creatore di mondi finzionali, essere lucido da sviscerare le creazioni fittizie di altri. Ebbene, Nabokov può. "Lezioni di letteratura" è un titolo a volte ricorrente nelle miscellanee di critica (si vedano ad esempio quelle omonime di Cortàzar) o più semplicemente il termine lezioni (e qui vi rimando a "Lezioni americane" di Calvino). Perché? Perché questi grandi scrittori sono stati anche docenti di Letteratura presso facoltose università e raccolgono le loro analisi letterarie in questi volumi che io definisco preziosi, solo per non esagerare col superlativo, se si è appassionati di letteratura o almen

Letture di Febbraio

Febbraio è stato uno dei mesi più intensi della storia. Nel giro di pochi giorni siamo passati da Sanremo al Coronavirus. Tra esami ed epidemie, sono riuscita comunque a leggere tre libri e questa volta parto dall'ultimo ovvero "Mantieni il bacio" di Massimo Recalcati. Non si può parlare di una trama trattandosi di un saggio anzi, del copione scritto per la trasmissione che l'autore tenne su Rai3 qualche mese fa in merito all'amore. Cos'è l'amore? Come si manifesta? Come lo riconosco? Dagli albori della civiltà umana, ha rappresentato uno dei topoi della letteratura che ha affastellato le pagine di poeti e pensatori. Eros per i Greci. Amor per i latini. E ancora amore, love, amour e così via. La difficoltà di descriverlo e di chiarire perfettamente di cosa si tratta mi spinge ad accumulare saggi o romanzi a tema, quasi con la vana pretesa di diventarne un'esperta. In questi casi però non basta leggerne, si deve avere esperienza. Non parlo d

Letture di Gennaio

Iniziare il 2020 in ritardo: fatto! Il nuovo anno è iniziato tra libri universitari, tesi e piacevoli letture. Ho deciso di inaugurare l'anno con un romanzo storico che avevo sugli scaffali almeno da Maggio scorso e che era finalmente arrivato il momento di leggere ovvero "L'ultimo segreto di Botticelli" di Lisa Laffi. TRAMA: 1526. Luce, giovane erborista, viene convocata a palazzo da Bianca Riario Sforza temendo di essere denunciata di stregoneria, in realtà la donna vuole tenerla presso di sé come aveva fatto anni prima con sua madre. Il ritorno del fratello di Bianca, Giovanni dalle Bande Nere, ferito in battaglia alimenterà un sentimento troppo pericoloso tra lui e Luce che Bianca non può in alcun modo permettere, rischiando di compromettere i piani politici italiani. Quando si tratta di romanzi storici e Botticelli io non capisco più nulla, inizio ad accumulare questi libri in modo ossessivo e compulsivo. Perché? Perché cerco una storia bella tanto quanto q

"Nevernight - Mai dimenticare" di Jay Kristoff

Si è parlato di questa saga praticamente ovunque, Instagram ha straripato di foto di questi libri graficamente molto belli che hanno copertine rigide e flessibili molto curate e ben fatte e il dorso completamente colorato. Più fotogenici di così! Peccato che io sia rimasta delusa dal fatto che ormai tutti gli Oscar Vault hanno questo packaging quindi la saga di Nevernight non è, ahimè, migliore di altre (dal punto di vista grafico), ma poco importa. TRAMA: Mia Corvere ha visto distruggere la sua famiglia, pezzo dopo pezzo, dal governo autoritario di Godsgrave e ha giurato a se stessa di vendicarsi, uccidendo i responsabili della condanna di suo padre, ex tribuno della città. Ma per farlo, dovrà entrare a far parte della Chiesa Rossa, famosa scuola di assassini sotto il controllo del Culto e sotto la supervisione della Dea della Notte, Niah. Un primo volume davvero ben fatto, un inizio scoppiettante come se ne vedono pochi nelle saghe, ormai, quando la descrizione e la presentazione