Il 2019, almeno per le letture, è iniziato alla grande.
"Blankets" di Craig Thompson ha tutte le carte in regola per diventare non solo una delle letture migliori dell'anno appena inaugurato, ma di sempre.
TRAMA: L'autore racconta tra vignette e disegni in bianco e nero la sua vita, dall'infanzia alla prima età adulta. Il rapporto con i genitori, quello complesso con il fratellino Phil, il legame con la religione e quello ben più sensuale con Raina.
Se potessi descrivere questa graphic novel in tre parole direi: bianco, silenzio e poesia. La lettura di "Blankets" (che non ha nemmeno una mole indifferente) è come la partenza per un lungo viaggio seguendo le orme di Craig e affrontando passo passo la sua maturazione anagrafica ed emotiva. I fili conduttori più presenti sono indubbiamente "l'amore/ossessione" per la religione e l'amore per la sua coetanea Raina. Entrambi, a mio parere, proseguono di pari passo influenzandosi a vicenda. La maggior parte delle riflessioni religiose di Craig partono dal timore di peccare e la fonte principale del peccato è desiderare Raina; ecco dunque che riusciamo ad integrarci perfettamente nei suoi pensieri e l'autore con il suo tratto deciso e ricco di dettagli riesce a coinvolgerci perfettamente nei suoi stati d'animo. La storia con Raina è il classico caso di primo amore, idilliaco, sognante, estremamente romantico e ho apprezzato moltissimo il realismo con cui lo ha raccontato (e non è scontato pur trattandosi di autobiografia).
"Blankets" è poesia. I silenzi sono protagonisti tanto quanto gli esseri umani e in alcuni punti della lettura ne hai bisogno. Vuoi riflettere e capire.
I disegni sono decisi, i tratti apparentemente spigolosi vengono smorzati da una notevole ricchezza di particolari e l'uso solo del bianco e nero è adeguatissimo alla storia e al clima invernale.
Craig si mette a nudo, ci racconta la sua formazione e il lettore cresce con lui. Assolutamente consigliata durante una giornata d'inverno davanti al fuoco e con una bella tazza di tè fumante.
"Blankets" di Craig Thompson ha tutte le carte in regola per diventare non solo una delle letture migliori dell'anno appena inaugurato, ma di sempre.
TRAMA: L'autore racconta tra vignette e disegni in bianco e nero la sua vita, dall'infanzia alla prima età adulta. Il rapporto con i genitori, quello complesso con il fratellino Phil, il legame con la religione e quello ben più sensuale con Raina.
Se potessi descrivere questa graphic novel in tre parole direi: bianco, silenzio e poesia. La lettura di "Blankets" (che non ha nemmeno una mole indifferente) è come la partenza per un lungo viaggio seguendo le orme di Craig e affrontando passo passo la sua maturazione anagrafica ed emotiva. I fili conduttori più presenti sono indubbiamente "l'amore/ossessione" per la religione e l'amore per la sua coetanea Raina. Entrambi, a mio parere, proseguono di pari passo influenzandosi a vicenda. La maggior parte delle riflessioni religiose di Craig partono dal timore di peccare e la fonte principale del peccato è desiderare Raina; ecco dunque che riusciamo ad integrarci perfettamente nei suoi pensieri e l'autore con il suo tratto deciso e ricco di dettagli riesce a coinvolgerci perfettamente nei suoi stati d'animo. La storia con Raina è il classico caso di primo amore, idilliaco, sognante, estremamente romantico e ho apprezzato moltissimo il realismo con cui lo ha raccontato (e non è scontato pur trattandosi di autobiografia).
"Blankets" è poesia. I silenzi sono protagonisti tanto quanto gli esseri umani e in alcuni punti della lettura ne hai bisogno. Vuoi riflettere e capire.
I disegni sono decisi, i tratti apparentemente spigolosi vengono smorzati da una notevole ricchezza di particolari e l'uso solo del bianco e nero è adeguatissimo alla storia e al clima invernale.
Craig si mette a nudo, ci racconta la sua formazione e il lettore cresce con lui. Assolutamente consigliata durante una giornata d'inverno davanti al fuoco e con una bella tazza di tè fumante.
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