Ieri sera su Canale 5 finalmente hanno mandato in onda un film che meritava di essere visto. Come alcuni sapranno, ho letto quasi per tutto il mese di Gennaio il romanzo "Anna Karenina". Non avevo mai visto il film e ieri è stata una buona occasione per fare dei confronti con il libro e soprattutto, per la curiosità di vedere se effettivamente il regista è stato in grado di ricreare il pathos che si percepisce durante la lettura.
Questa recensione è in collaborazione con la mia amica Mara che, con mia piacevole sorpresa, ha visto anch'essa il film. Purtroppo ha dovuto subire tutti i miei racconti sulla storia e i miei commenti sui personaggi, ma mi vuole bene e so che con lei si può instaurare un sano dibattito.
Abbiamo deciso quindi di scrivere questa recensione unendo i nostri pareri sul film e sul cast.
Ad entrambe il film è piaciuto davvero molto e sinceramente merita. Da lettrice, posso dire che il rendere tutto ambientato in un teatro, vivere i cambiamenti di scena in diretta, è stato un effetto che non mi è dispiaciuto per nulla. Tutti quei movimenti leggiadri, sinuosi, i balli e le atmosfere lasciano davvero col fiato sospeso. Sino al momento fatidico. Il suicidio.
Credo che Mara abbia davvero ragione. Tutto aveva un'atmosfera magica.
Finalmente posso dire che il film ha rispecchiato abbastanza bene le pagine del libro, ovviamente era quasi impossibile mettere in scena più di 700 pagine, ma il regista ha scelto i momenti salienti, quelli giusti per la comprensione della storia a tutti quelli che non l'hanno mai letta.
Entrambe abbiamo apprezzato gli attori. Sia Keira Knightley nei panni di Anna, che Aaron Johnson, Aleksej Vronskij, hanno confermato le nostre più alte aspettative. Sono stati in grado di farci immedesimare in loro, hanno lasciato trasparire le loro emozioni che dagli spettatori sono state sicuramente colte.
Il personaggio di Anna è sicuramente uno dei più belli della letteratura di tutti i tempi. Secondo noi sono riusciti a renderlo benissimo e Keira era perfetta per quel ruolo. Seducente ma non volgare, maliziosa e ironica al punto giusto. Anna è stata una donna davvero molto coraggiosa. Folle forse?
Probabilmente sì, ma quante di noi al suo posto lo avrebbero fatto? Quante avrebbero inseguito l'amore e avrebbero lasciato le certezze della famiglia?
Nella parte finale del film, è stata resa molto bene la sua ossessione nei confronti di Vronskij. La sua gelosia, la mancanza del figlio, il tempo che passava e che ai suoi occhi la rendeva meno bella e di conseguenza meno bella per Aleksej, tutti questi sentimenti erano palpabili.
Mai però nel film appare un suo momento di cedimento. Il suicidio finale è stato davvero improvviso. Lo spettatore non se lo sarebbe aspettato. Da profana avrei immaginato altri battibecchi "matrimoniali" fra i due e invece no. Finisce tutto così. Quel minuto dove l'attenzione è puntata sul cadavere di Anna sulle rotaie, è una scena che io personalmente ho trovato un po' macabra ma per Mara ha dato il tempo di realizzare cosa realmente era accaduto. Per chi non conosceva il finale era un momento di chiarimento dopo lo smarrimento iniziale.
Aleksej Vronskij è un personaggio ambiguo. Nel film non emerge molto la sua personalità, probabilmente è voluto per far risaltare meglio la figura di Anna. Si comprende solo la sua ossessione per Anna all'inizio del film, durante i due balli ma, dopo averla posseduta, non fa nulla per emergere. Non è una figura molto particolare. L'unico sfogo emotivo è il pianto sul petto di Aleksej dopo il parto di Anna. Voi come lo commentereste? A noi non ha entusiasmato.
Il marito di Anna è un personaggio molto rigido, freddo. Ma abbiamo apprezzato il suo buon cuore nel perdonare la moglie e l'amante e nell'aver accolto la piccola Anja sotto il suo tetto come fosse sua figlia.
Il film ti lascia senza parole, la storia ti lascia senza parole. Non puoi non sentirti anche tu parte di quel mondo. Consigliamo a tutti di vederlo.
Un saluto da Mara e Mariangela.
Questa recensione è in collaborazione con la mia amica Mara che, con mia piacevole sorpresa, ha visto anch'essa il film. Purtroppo ha dovuto subire tutti i miei racconti sulla storia e i miei commenti sui personaggi, ma mi vuole bene e so che con lei si può instaurare un sano dibattito.
Abbiamo deciso quindi di scrivere questa recensione unendo i nostri pareri sul film e sul cast.
Ad entrambe il film è piaciuto davvero molto e sinceramente merita. Da lettrice, posso dire che il rendere tutto ambientato in un teatro, vivere i cambiamenti di scena in diretta, è stato un effetto che non mi è dispiaciuto per nulla. Tutti quei movimenti leggiadri, sinuosi, i balli e le atmosfere lasciano davvero col fiato sospeso. Sino al momento fatidico. Il suicidio.
Credo che Mara abbia davvero ragione. Tutto aveva un'atmosfera magica.
Finalmente posso dire che il film ha rispecchiato abbastanza bene le pagine del libro, ovviamente era quasi impossibile mettere in scena più di 700 pagine, ma il regista ha scelto i momenti salienti, quelli giusti per la comprensione della storia a tutti quelli che non l'hanno mai letta.
Entrambe abbiamo apprezzato gli attori. Sia Keira Knightley nei panni di Anna, che Aaron Johnson, Aleksej Vronskij, hanno confermato le nostre più alte aspettative. Sono stati in grado di farci immedesimare in loro, hanno lasciato trasparire le loro emozioni che dagli spettatori sono state sicuramente colte.
Il personaggio di Anna è sicuramente uno dei più belli della letteratura di tutti i tempi. Secondo noi sono riusciti a renderlo benissimo e Keira era perfetta per quel ruolo. Seducente ma non volgare, maliziosa e ironica al punto giusto. Anna è stata una donna davvero molto coraggiosa. Folle forse?
Probabilmente sì, ma quante di noi al suo posto lo avrebbero fatto? Quante avrebbero inseguito l'amore e avrebbero lasciato le certezze della famiglia?
Nella parte finale del film, è stata resa molto bene la sua ossessione nei confronti di Vronskij. La sua gelosia, la mancanza del figlio, il tempo che passava e che ai suoi occhi la rendeva meno bella e di conseguenza meno bella per Aleksej, tutti questi sentimenti erano palpabili.
Mai però nel film appare un suo momento di cedimento. Il suicidio finale è stato davvero improvviso. Lo spettatore non se lo sarebbe aspettato. Da profana avrei immaginato altri battibecchi "matrimoniali" fra i due e invece no. Finisce tutto così. Quel minuto dove l'attenzione è puntata sul cadavere di Anna sulle rotaie, è una scena che io personalmente ho trovato un po' macabra ma per Mara ha dato il tempo di realizzare cosa realmente era accaduto. Per chi non conosceva il finale era un momento di chiarimento dopo lo smarrimento iniziale.
Aleksej Vronskij è un personaggio ambiguo. Nel film non emerge molto la sua personalità, probabilmente è voluto per far risaltare meglio la figura di Anna. Si comprende solo la sua ossessione per Anna all'inizio del film, durante i due balli ma, dopo averla posseduta, non fa nulla per emergere. Non è una figura molto particolare. L'unico sfogo emotivo è il pianto sul petto di Aleksej dopo il parto di Anna. Voi come lo commentereste? A noi non ha entusiasmato.
Il marito di Anna è un personaggio molto rigido, freddo. Ma abbiamo apprezzato il suo buon cuore nel perdonare la moglie e l'amante e nell'aver accolto la piccola Anja sotto il suo tetto come fosse sua figlia.
Il film ti lascia senza parole, la storia ti lascia senza parole. Non puoi non sentirti anche tu parte di quel mondo. Consigliamo a tutti di vederlo.
Un saluto da Mara e Mariangela.
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