Il mese di Maggio ha visto come protagonista assoluto "Il conte di Montecristo" di Alexandre Dumas, di cui vi ho scritto una recensione singola. Ne approfitto per rinnovare il mio caldo invito a leggerlo.
Negli ultimi giorni del mese ho letto un giallo e un racconto breve.
Il primo è "Aglio, olio e assassino" di Pino Imperatore.
TRAMA: Dicembre. Napoli. Nella notte dell'Immacolata viene ritrovato il cadavere di un giovane ragazzo dalla vita dissoluta, condito con aglio, olio e peperoncino. Il commissario Scapece dovrà indagare nella fredda Dicembre per consegnare l'assassino alla giustizia.
Nonostante sia ambientato a Dicembre, questo giallo si potrebbe apprezzare benissimo anche durante la stagione estiva. E' un romanzo molto ironico, non a caso l'autore è stato anche insignito di vari premi per la letteratura umoristica. Il mix tra italiano e dialetto napoletano non risulta di ostica lettura e anzi invoglia ancor più la lettura. I personaggi sono esilaranti ed è impossibile non affezionarsi a Scapece, Improta e tutta la famiglia della trattoria Parthenope. Assolutamente consigliato.
Il raccontino è del celebre Tolstoj, "Ivàn lo scemo".
Tolstoj è sicuramente più noto per "Anna Karenina" e "Guerra e pace", ma ho avuto modo di recuperare questo libello su una bancarella. "Ivàn lo scemo" è stato scritto dall'autore quando era già affermato; racconta la storia di tre fratelli russi che si dedicano ad attività differenti e che tentano di essere circuiti dai diavoli. La novella ha un messaggio moralistico alla base: se ci si comporta correttamente, si lavora, ci si impegna e ci si accontenta di ciò che si ha, si viene considerati stolti e scemi.
Consigliata la lettura per conoscere un altro lato del grande scrittore russo.
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