Passa ai contenuti principali

Letture di Gennaio

 Il nuovo anno è iniziato particolarmente bene, almeno a livello di letture. Sono riuscita a portare a termine la bellezza di sei libri, che direi è più o meno un record. 

Il battesimo del nuovo anno è stato "La vita agra" di Luciano Bianciardi.

TRAMA: Romanzo in parte autobiografico, racconta di un giornalista che decide di abbandonare la provincia per trasferirsi a Milano in cerca di fortuna e di migliori condizioni economiche ma, soprattutto, con l'idea di compiere un attentato terroristico ad uno dei simboli del potere e della politica della grande metropoli. 

Questo romanzo non è la mia cup of tea. Non amo i romanzi a tema politico o anarchico, ma ammetto di averlo divorato con mia grande sorpresa. Il protagonista, alter ego dello stesso autore, ha secondo me una vita per alcuni tratti molto simile al Martin Eden di London: lavorare con le parole - fa il giornalista - ambizione economica, condizioni di vita difficili a cui possiamo aggiungere una vita sentimentale abbastanza promiscua e infedele e una marcata propensione verso il socialismo. L'idea è quella di compiere un attentato che non avrà mai davvero il coraggio di affrontare, propendendo più verso l'idea di una lotta socialista interna minando il capitalismo dall'interno. E cosa accade di solito in questi casi? Che nel capitalismo ci finisci con tutte le scarpe e il denaro che tanto disprezzi, diventa poi la tua unica legge: quella della sopravvivenza. 

Tralasciando il pessimo carattere del protagonista, il romanzo è scorrevole e si legge davvero in poco tempo.


Il secondo volume è stato un ennesimo regalo di compleanno, in questo caso non parlo di un romanzo ma di uno degli splendidi volumi della Gribaudo: "I grandi diari. Lettere, agende, taccuini di personalità straordinarie".

Il volume ha dimensioni parecchio impegnative quindi ne è sconsigliata la lettura sui mezzi pubblici o al parco, ma è tutto da gustare in poltrona con una bella tazza di tè o di caffè accanto. L'edizione è bellissima, a partire dalla copertina in similpelle color avorio fino all'interno, curato nei minimi dettagli. Si attraversano i secoli alla scoperta di diari, taccuini, raccolte di lettere di personaggi che hanno fatto la storia, dagli scrittori ai sovrani ai grandi scienziati o esploratori. Ognuno di essi presenta brevi informazioni biografiche significative e riferimenti all'opera a cui si aggiungono immagini, citazioni e foto dell'opera stessa per permetterci di ammirare la vera calligrafia. I collezionisti non potranno lasciarsela scappare.


Potevano mancare i classici questo mese? Ovviamente no. Ognuno dei tre ha una storia differente, direi di iniziare da "Sorelle materassi" di Aldo Palazzeschi.

TRAMA: Le sorelle Materassi vivono in un paesino in provincia di Firenze e sono note in tutta la provincia per la raffinatezza dei loro ricami e corredi che le porteranno ad arricchirsi notevolmente, finché non saranno costrette a dedicarsi interamente ad un nipote abbastanza esigente.

"Sorelle Materassi" è una perla della letteratura del Novecento purtroppo dimenticata o poco considerata e aggiungerei che lo stesso Palazzeschi è poco citato, se non per nulla. Il romanzo è tipicamente borghese e lo potremmo inserire in un filone realista: si racconta l'ascesa, borghese appunto, di due sorelle che vivono di ricami e sartoria consacrando ad essi la loro vita. Sono delle donnine molto particolari, tratteggiate fin troppo bene da Palazzeschi che, volutamente, dà quel velo di grottesco e quindi umorista. Si atteggiano a giovani ragazze ogni domenica guardando passare i soldati, eppure vivono come povere schiave del lavoro e tronfie dello stesso, nel resto della settimana. Nonostante il grottesco, sono emblemi di integrità morale, di dedizione al lavoro, alle regole e per questo godono della profonda ammirazione dei clienti e del circondario. La chiave di cambiamento sarà il figlio della sorella defunta, un nipote dissoluto eppure profondamente amato, tipico rappresentante della scanzonata e frivola gioventù borghese.

Il tono del romanzo è pungente, cinico a tratti e molto ironico. Diverte e fa riflettere.


Il secondo è stato un altro grande classico, in questo caso americano, del Novecento e ben più celebre del precedente: "Il giovane Holden" di J.D. Salinger.

TRAMA: Holden è un ragazzo difficile, incompreso e incapace di trovare un proprio ruolo nel mondo tanto da farsi espellere da qualsiasi scuola egli provi a frequentare. Dopo l'ennesimo fallimento scolastico, inizia a girovagare per New York.

Ho sempre avuto paura di leggere il romanzo più noto di Salinger perché ho sentito pareri parecchio contrastanti. C'è chi lo osanna come capolavoro e chi invece lo boccia e lo definisce banale. Capolavoro forse è eccessivo, ma un bellissimo libro lo è di sicuro. Il personaggio di Holden è forse uno dei più simpatici della letteratura. Profondamente ragazzino negli atteggiamenti e nel modo di parlare, inquieto e acuto osservatore di ipocrisia umana. E' ironico, moltissimo. Divertente. Riesce a dirti in faccia quelle verità che per tante volte abbiamo tenuto dentro e che invece avremmo voluto dire e lui bravissimo a farlo, non ci mette mai astio, solo pungente cinismo. Viene definito un romanzo di formazione e non so se effettivamente Holden impari davvero qualcosa o cresca nel suo peregrinare newyorkese, ma direi che gli adolescenti dovrebbero leggerlo. Ma attenti, non imitatelo!


Con i miei alunni stiamo affrontando la lettura di "Se questo è un uomo" di Primo Levi. Nel mio caso è stata una rilettura obbligata e necessaria. Non vi dirò nulla di questo libro se non che è un dovere morale leggerlo. Fatelo.



Commenti

Post popolari in questo blog

Recensione "Il mare senza stelle" - Erin Morgenstern

 Dinanzi ad Erin Morgenstern ci si può solo inchinare. Può sembrare retorica o una frase fatta, ma se già lo pensavo dopo aver letto "Il circo della notte", adesso ne sono ancor più convinta. TRAMA: Zachary è uno studente universitario appassionato di libri e videogame e proprio nella biblioteca del suo Ateneo, si imbatte in un libro molto antico e misterioso, Dolci rimpianti, che sembra non avere origine. Un libro che racconta varie storie tra le quali anche un episodio della stessa vita del nostro protagonista quando, da bambino, non ha avuto il coraggio di aprire una porta dipinta su una parete che lo avrebbe condotto al Mare senza stelle. Eppure Zachary, grazie al libro e all'intervento di altri due personaggi, Dorian e Mirabel, avrà modo di arrivare davvero in quel mondo misterioso e labirintico, di perdersi tra le sue storie e di assistere al mutamento della grande e vera Storia. Per chi conosce già l'autrice, dirvi che questo fantasy è secondo me uno dei miglio

"Cadrà dolce la pioggia e altri racconti" di Ray Bradbury

E' un post improvviso, sorto davvero spontaneo e necessario avendo appena terminato di leggere "Cadrà dolce la pioggia e altri racconti" di Ray Bradbury. Non mi ero mai approcciata a questo autore, pur essendo molto noto per la tanto altrettanto nota "Fahrenheit451". Il libro di cui voglio parlarvi contiene tre racconti: Cadrà dolce la pioggia, I lunghi anni, La gita di un milione di anni. Sono tre racconti ambientati nel futuro (Agosto e Ottobre 2026) e parlano di terrestri che si trasferiscono su Marte per sopravvivere, la Terra è devastata da guerre e distruzioni. Questi tre racconti, nella loro semplicità, mi hanno letteralmente devastata. Hanno un carattere profetico e pensare che il 2026 è solo fra undici anni e che fra undici anni, forse, ci sarò anche io e magari ci saranno anche i miei figli, mi sconvolge. Il primo dei tre racconti, che è quello che più mi ha sconvolta, narra di una casa che è completamente autonoma. E' talmente tecnologica

"La fattoria degli animali" di George Orwell

Ho appena terminato una lettura che da qualche anno avrei voluto fare ma che per dimenticanza non ho mai fatto. Parlo di "La fattoria degli animali" di George Orwell. Ho ritrovato un'edizione scolastica che mio fratello ha letto in 3^ media, nonostante fosse un'edizione per bambini, l'ho trovata comunque ben fatta. La preferisco ad altre un po' più "austere" perchè, alla fine di ogni capitolo, propone degli spunti di riflessione molto interessanti. Gli animali della fattoria, maltrattati dal padrone Jones, vengono a conoscenza del sogno di un vecchio maiale, chiamato Vecchio Maggiore che, la notte precedente, ha immaginato un mondo governato solo da animali dove tutti potranno vivere felici. Intonano anche un inno alla patria degli animali, chiamato: "Animali d'Inghilterra". Il signor Jones inizia a trascurare la fattoria e alla fine si attua la rivoluzione. La fattoria pian piano viene gestita in comune da tutti gli animali, veng