Spesso mi chiedo come si fa a comprendere se stiamo per leggere un capolavoro, un libro mediocre o uno scarto. La trama? La copertina? Limitano. Non sono sufficienti. E allora rischi e basta.
"Nel cuore della notte" di Marco Rossari, è il caso di dirlo, non si deve giudicarlo affatto dalla copertina.
TRAMA: In un non ben specificato paese dell'America del Sud, il giovane narratore e la sua fidanzata, Chiara, sono in viaggio post laurea su una corriera che li condurrà a veder l'alba su un vulcano. Un viaggio difficile, afoso, intenso nel cuore della notte. Ed è lì che il nostro protagonista conoscerà un uomo, il suo vicino, che sviscererà tutto il racconto della sua vita.
E' una storia nella storia quella che racconta Marco Rossari. La storia di un viaggio e di un giovanile amore e quella di una vita e di un amore che cresce e si spegne in modo altalenante. Un romanzo che ho trovato molto forte, crudo, intenso. E' uno di quei racconti che non ti aspetteresti mai di ascoltare, benché meno da uno sconosciuto incontrato in uno sgangherato pullman di turisti in un altrettanto caleidoscopico e sgangherato Paese del Sud del mondo. Eppure è ciò che accade. Il protagonista racconta una storia d'amore, di politica e di sesso. E fa male leggerlo, in ogni pagina. Perché la sua visione di vita è spesso cinica, disillusa e tocca il fondo in più occasioni. Sale e scende. Scende e sale. E noi con lui dal momento che è quasi impossibile non entrare in forte empatia. Ci sono personaggi positivi in questo romanzo? Forse sì, o forse non è possibile fare una cernita tra vittime e carnefici perché l'autore ci dimostra molto bene quanto a volte il destino ci mette lo zampino, ma tante altre volte quel destino ce lo costruiamo (o distruggiamo) autonomamente. Le riflessioni sulla poesia, sull'amore e sulla vita sono davvero molto belle e intense. Rossari ha creato uno spaccato lucidissimo della nostra contemporaneità, con lo sguardo attento di chi la vive in toto e vuole mostrarla cruda così com'è. Scevra da preconcetti.
Lo stile seducente trascina in questo racconto di perdizione, caduta e rinascita in cui ogni citazione (spesso reiterata quella del film Paris, Texas: "I knew these people, these two people, they were love with each other") che sia letteraria, cinematografica o musicale ha una precisa valenza. Le frasi brevi, spezzate e la ripetizione quasi a chiasmo di brevi frasi (Io, lei. Lei, io) non disturbano il fluire della narrazione che anzi si fa ancora più intensa e ricca di pathos.
Non fidatevi della quarta di copertina. Non è solo un romanzo per chi ha conosciuto già emozioni forti e mature. E' in grado di parlare a chiunque sia ancora dotato di sensibilità.
"Nel cuore della notte" di Marco Rossari, è il caso di dirlo, non si deve giudicarlo affatto dalla copertina.
TRAMA: In un non ben specificato paese dell'America del Sud, il giovane narratore e la sua fidanzata, Chiara, sono in viaggio post laurea su una corriera che li condurrà a veder l'alba su un vulcano. Un viaggio difficile, afoso, intenso nel cuore della notte. Ed è lì che il nostro protagonista conoscerà un uomo, il suo vicino, che sviscererà tutto il racconto della sua vita.
E' una storia nella storia quella che racconta Marco Rossari. La storia di un viaggio e di un giovanile amore e quella di una vita e di un amore che cresce e si spegne in modo altalenante. Un romanzo che ho trovato molto forte, crudo, intenso. E' uno di quei racconti che non ti aspetteresti mai di ascoltare, benché meno da uno sconosciuto incontrato in uno sgangherato pullman di turisti in un altrettanto caleidoscopico e sgangherato Paese del Sud del mondo. Eppure è ciò che accade. Il protagonista racconta una storia d'amore, di politica e di sesso. E fa male leggerlo, in ogni pagina. Perché la sua visione di vita è spesso cinica, disillusa e tocca il fondo in più occasioni. Sale e scende. Scende e sale. E noi con lui dal momento che è quasi impossibile non entrare in forte empatia. Ci sono personaggi positivi in questo romanzo? Forse sì, o forse non è possibile fare una cernita tra vittime e carnefici perché l'autore ci dimostra molto bene quanto a volte il destino ci mette lo zampino, ma tante altre volte quel destino ce lo costruiamo (o distruggiamo) autonomamente. Le riflessioni sulla poesia, sull'amore e sulla vita sono davvero molto belle e intense. Rossari ha creato uno spaccato lucidissimo della nostra contemporaneità, con lo sguardo attento di chi la vive in toto e vuole mostrarla cruda così com'è. Scevra da preconcetti.
Lo stile seducente trascina in questo racconto di perdizione, caduta e rinascita in cui ogni citazione (spesso reiterata quella del film Paris, Texas: "I knew these people, these two people, they were love with each other") che sia letteraria, cinematografica o musicale ha una precisa valenza. Le frasi brevi, spezzate e la ripetizione quasi a chiasmo di brevi frasi (Io, lei. Lei, io) non disturbano il fluire della narrazione che anzi si fa ancora più intensa e ricca di pathos.
Non fidatevi della quarta di copertina. Non è solo un romanzo per chi ha conosciuto già emozioni forti e mature. E' in grado di parlare a chiunque sia ancora dotato di sensibilità.
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