Ho battuto il record questo mese!
Sei letture nonostante lo studio e le lezioni. E tutte molto soddisfacenti.
Del romanzo di Rossari "Nel cuore della notte" ho già fatto una recensione singola che vi consiglio di leggere soprattutto per dare una possibilità ad un libro che mi ha moltissimo sorpresa.
Forse il grande capolavoro del mese è stato "Lezioni di letteratura" di Julio Cortàzar.
Si tratta di otto lezioni che lo scrittore latino-americano tenne presso l'Università di Berkeley, California, nell'Autunno del 1980 sul racconto e la letteratura latino-americana.
Non conoscevo per nulla l'autore e non ho mai avuto un buon rapporto con la letteratura di questa parte del globo, ma incuriosita comunque dalle nozioni che un grande autore avrebbe potuto darmi, ho deciso di leggere prima la parte teorica e poi, eventualmente, di recuperare sue opere. Direi che ormai è una certezza. Definire i suoi interventi come lezioni è fortemente riduttivo. Politica, letteratura, storia contemporanea, folklore, passione attraversano le pagine di questa raccolta. L'autore non si limita a spiegare teoricamente cosa siano i racconti e come vengano realizzati, ma coinvolge e cattura anche raccontando di sé e di tutti quei personaggi (scrittori o meno) che lo hanno entusiasmato, coinvolto, influenzato e incontrato. E' questo che mi ha convinta a dargli una possibilità ulteriore, chissà che non sbocci un nuovo amore platonico e letterario.
Saggio consigliato a tutti gli amanti del mondo dell'America del Sud o a chi, come me, non è mai riuscito a farsi coinvolgere troppo e che ora potrà dare una seconda possibilità.
Ho avuto modo di continuare con la saga di Ransom Riggs con "Miss Peregrine. La casa dei ragazzi speciali - La mappa dei giorni".
Essendo il quarto volume (o a mio parere primo di una nuova trilogia) non posso svelarvi nulla sulla trama. Non mi ha soddisfatto a pieno, sono sincera. Non comprendo ancora dove l'autore voglia andare a parare e secondo me è anche superfluo proseguire con quella che si prospetta una nuova trilogia. Ha ingranato davvero molto lentamente, accelera solo un po' verso metà romanzo ma non ho trovato un livello di azione elevato. Si potrebbe dire lo stesso per "Fidanzati dell'inverno" di Christelle Dabos, in quel caso però era giustificato dalla realizzazione di un nuovo mondo, qui lo accetto meno. Vedremo dove Riggs vorrà arrivare.
Gli ultimi tre libri del mese mi hanno sorpresa direi davvero non poco e ve li consiglio caldamente.
Il primo è "Il filosofo che si stancò di essere saggio" di Laurent Gounelle.
TRAMA: Sandro è docente di filosofia in università ma, dopo la morte della moglie, decide di abbandonare tutto e di recarsi in Amazzonia per vendicarsi della tribù che considera responsabile dell'omicidio di sua moglie. Una vendetta non fisica ma psicologica. Cosa accade in un popolo che vive felicemente quando la civiltà si insinua subdolamente?
La sorpresa più bella del mese, davvero. Non credevo che un libro con una trama apparentemente scontata e già determinata potesse invece rivelarsi una chicca filosofica e psicologica interessante. Come si può insinuare l'infelicità in un popolo felice con poco e perennemente in intimo rapporto con la natura? Una domanda a cui forse nessuno riuscirebbe a rispondere in modo intelligente, se non si hanno conoscenze specifiche come quelle che Gounelle dimostra di avere. L'insinuarsi della civiltà, progressivamente, in silenzio è spietato. Messaggistica, famiglie disgregate, oggetti che abbindolano, denaro, commercio. Tutto ciò che per noi risulta scontato e quotidiano probabilmente ha una doppia valenza. Quanti di noi ci hanno pensato? Lottare continuamente per possedere qualcosa è forse il vero ingrediente della nostra insoddisfazione perenne soprattutto quando non si riesce ad ottenere. E quando la si ottiene non basta comunque. Al di là della trama sicuramente molto semplificata, gli spunti di analisi sociologica e antropologica sono molteplici. Da leggere sopratutto in un'era tecnologica come quella odierna, forse anche alla deriva.
Altra lettura da cui davvero mi aspettavo poco e che invece si è rivelata una leggera e piacevole sorpresa è stata "La lettera d'amore" di Cathleen Schine.
TRAMA: Helen è una piacevole libraia quarantenne, divorziata e con una figlia. Circondata da libri e molti commessi, la sua routine venne distratta dall'arrivo di una misteriosa lettera d'amore. Sarà per lei? Chi l'ha scritta? Sarà responsabile dell'avvio di una storia d'amore intensa e apparentemente impossibile?
Non amo molto i romanzi rosa per quanto sia un'inguaribile romantica. Le storie d'amore per me hanno senso solo in classici o inserite in libri che hanno però una cornice extra; "La lettera d'amore" quindi non avrebbe dovuto colpirmi come invece è successo. I personaggi sono complessi e ben caratterizzati e ti trascinano in un vortice di ironia, passione, emotività e un pizzico di mistero. Lo stile è scorrevole e mai banale. Posso con certezza definirlo uno dei romanzi rosa più maturi e ben fatti che io abbia mai letto. Consigliato a tutti gli appassionati del genere!
Ultima lettura del mese è "Book blogger" di Giulia Ciarapica. Un brevissimo saggio di circa un centinaio di pagine sul mestiere dei blogger perché, cari lettori, è un hobby che può davvero trasformarsi in lavoro. Giulia Ciarapica è molto nota nel settore (collaborando anche con note riviste italiane) e quindi è appassionata nella scrittura oltre che molto precisa. Dalle tecniche per realizzare un articolo ai consigli di riviste o blogger da seguire, riesce ad essere sempre frizzante e interessante. Mai pedante. Un manuale molto utile per tutti i blogger (anche piccini come me) o aspiranti tali.
Sei letture nonostante lo studio e le lezioni. E tutte molto soddisfacenti.
Del romanzo di Rossari "Nel cuore della notte" ho già fatto una recensione singola che vi consiglio di leggere soprattutto per dare una possibilità ad un libro che mi ha moltissimo sorpresa.
Forse il grande capolavoro del mese è stato "Lezioni di letteratura" di Julio Cortàzar.
Si tratta di otto lezioni che lo scrittore latino-americano tenne presso l'Università di Berkeley, California, nell'Autunno del 1980 sul racconto e la letteratura latino-americana.
Non conoscevo per nulla l'autore e non ho mai avuto un buon rapporto con la letteratura di questa parte del globo, ma incuriosita comunque dalle nozioni che un grande autore avrebbe potuto darmi, ho deciso di leggere prima la parte teorica e poi, eventualmente, di recuperare sue opere. Direi che ormai è una certezza. Definire i suoi interventi come lezioni è fortemente riduttivo. Politica, letteratura, storia contemporanea, folklore, passione attraversano le pagine di questa raccolta. L'autore non si limita a spiegare teoricamente cosa siano i racconti e come vengano realizzati, ma coinvolge e cattura anche raccontando di sé e di tutti quei personaggi (scrittori o meno) che lo hanno entusiasmato, coinvolto, influenzato e incontrato. E' questo che mi ha convinta a dargli una possibilità ulteriore, chissà che non sbocci un nuovo amore platonico e letterario.
Saggio consigliato a tutti gli amanti del mondo dell'America del Sud o a chi, come me, non è mai riuscito a farsi coinvolgere troppo e che ora potrà dare una seconda possibilità.
Ho avuto modo di continuare con la saga di Ransom Riggs con "Miss Peregrine. La casa dei ragazzi speciali - La mappa dei giorni".
Essendo il quarto volume (o a mio parere primo di una nuova trilogia) non posso svelarvi nulla sulla trama. Non mi ha soddisfatto a pieno, sono sincera. Non comprendo ancora dove l'autore voglia andare a parare e secondo me è anche superfluo proseguire con quella che si prospetta una nuova trilogia. Ha ingranato davvero molto lentamente, accelera solo un po' verso metà romanzo ma non ho trovato un livello di azione elevato. Si potrebbe dire lo stesso per "Fidanzati dell'inverno" di Christelle Dabos, in quel caso però era giustificato dalla realizzazione di un nuovo mondo, qui lo accetto meno. Vedremo dove Riggs vorrà arrivare.
Gli ultimi tre libri del mese mi hanno sorpresa direi davvero non poco e ve li consiglio caldamente.
Il primo è "Il filosofo che si stancò di essere saggio" di Laurent Gounelle.
TRAMA: Sandro è docente di filosofia in università ma, dopo la morte della moglie, decide di abbandonare tutto e di recarsi in Amazzonia per vendicarsi della tribù che considera responsabile dell'omicidio di sua moglie. Una vendetta non fisica ma psicologica. Cosa accade in un popolo che vive felicemente quando la civiltà si insinua subdolamente?
La sorpresa più bella del mese, davvero. Non credevo che un libro con una trama apparentemente scontata e già determinata potesse invece rivelarsi una chicca filosofica e psicologica interessante. Come si può insinuare l'infelicità in un popolo felice con poco e perennemente in intimo rapporto con la natura? Una domanda a cui forse nessuno riuscirebbe a rispondere in modo intelligente, se non si hanno conoscenze specifiche come quelle che Gounelle dimostra di avere. L'insinuarsi della civiltà, progressivamente, in silenzio è spietato. Messaggistica, famiglie disgregate, oggetti che abbindolano, denaro, commercio. Tutto ciò che per noi risulta scontato e quotidiano probabilmente ha una doppia valenza. Quanti di noi ci hanno pensato? Lottare continuamente per possedere qualcosa è forse il vero ingrediente della nostra insoddisfazione perenne soprattutto quando non si riesce ad ottenere. E quando la si ottiene non basta comunque. Al di là della trama sicuramente molto semplificata, gli spunti di analisi sociologica e antropologica sono molteplici. Da leggere sopratutto in un'era tecnologica come quella odierna, forse anche alla deriva.
Altra lettura da cui davvero mi aspettavo poco e che invece si è rivelata una leggera e piacevole sorpresa è stata "La lettera d'amore" di Cathleen Schine.
TRAMA: Helen è una piacevole libraia quarantenne, divorziata e con una figlia. Circondata da libri e molti commessi, la sua routine venne distratta dall'arrivo di una misteriosa lettera d'amore. Sarà per lei? Chi l'ha scritta? Sarà responsabile dell'avvio di una storia d'amore intensa e apparentemente impossibile?
Non amo molto i romanzi rosa per quanto sia un'inguaribile romantica. Le storie d'amore per me hanno senso solo in classici o inserite in libri che hanno però una cornice extra; "La lettera d'amore" quindi non avrebbe dovuto colpirmi come invece è successo. I personaggi sono complessi e ben caratterizzati e ti trascinano in un vortice di ironia, passione, emotività e un pizzico di mistero. Lo stile è scorrevole e mai banale. Posso con certezza definirlo uno dei romanzi rosa più maturi e ben fatti che io abbia mai letto. Consigliato a tutti gli appassionati del genere!
Ultima lettura del mese è "Book blogger" di Giulia Ciarapica. Un brevissimo saggio di circa un centinaio di pagine sul mestiere dei blogger perché, cari lettori, è un hobby che può davvero trasformarsi in lavoro. Giulia Ciarapica è molto nota nel settore (collaborando anche con note riviste italiane) e quindi è appassionata nella scrittura oltre che molto precisa. Dalle tecniche per realizzare un articolo ai consigli di riviste o blogger da seguire, riesce ad essere sempre frizzante e interessante. Mai pedante. Un manuale molto utile per tutti i blogger (anche piccini come me) o aspiranti tali.
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