Passa ai contenuti principali

"Artemisia" di Nathalie Ferlut & Tania Baudoin

Oggi vi auguro una buona Domenica parlandovi di una graphic novel che ho divorato!

"Artemisia" di Nathalie Ferlut e Tania Baudoin è la biografia, in versione a fumetti, della pittrice seicentesca Artemisia Gentileschi, figlia del pittore romano Orazio Gentileschi.

TRAMA: Marta, la domestica di casa, racconta durante un viaggio in carrozza la storia di Artemisia (nata Gentileschi, poi Stiattesi e "rinata" Gentileschi) alla figlia della donna, Prudenzia.

Quando ho visto questa graphic novel e ho letto il titolo, ammetto di non aver ben compreso subito di chi si stesse parlando. Artemisia Gentileschi. Inizialmente solo un nome per me e sono veramente molto contenta di aver finalmente scoperto la sua triste e complicata vicenda.
Il suo essere donna, nel Seicento, era ovviamente motivo di denigrazione. Le donne non possono entrare a far parte dell'Accademia d'Arte, non possono comprare tele e pigmenti colorati, non possono lavorare e guadagnare dai loro dipinti, proprio perché non hanno diritto di cercare committenti.
Leggere questa graphic novel fa male perché, oltre alle vicende violente della vita della protagonista, le due autrici usano delle parole molto forti per accompagnare il tutto, affondando sempre più il coltello nella sensibilità non solo femminile (o almeno spero), ma di chiunque la legga. Tra violenze, avances non richieste, epiteti volgari e sottomissione tacita e legittimata dalla Legge, il talento e la forza di Artemisia crescono sempre più, liberandosi finalmente dalla loro gabbia. Femminista ante litteram, così viene designata.
Oltre alla storia che, ormai avrete capito, mi ha colpita particolarmente, ho amato i disegni dal tratto un po' irregolare. Le figure sono tratteggiate in maniera molto semplificata, poche linee per le espressioni che pure sono il vero fulcro del libro e che chiariscono benissimo gli stati d'animo. I paesaggi (prevalentemente sfondi romani) sono molto dettagliati e veramente ben fatti. Ho apprezzato anche l'uso dell'intera tavolozza di colori che variano in base alle emozioni della protagonista; sembra scontato ma non lo è proprio perché molti autori si concentrano per scelta sull'uso di pochi colori.

Il mio amore per la letteratura, per i periodi storici del passato e per l'arte si sono concentrati in quest'opera, ma c'è tanto di più. Ne consiglio la lettura a tutte le donne e soprattutto a tutti gli uomini del mondo, i veri protagonisti di una rivoluzione sociale a favore della parità di genere.


Commenti

Post popolari in questo blog

Recensione "Il mare senza stelle" - Erin Morgenstern

 Dinanzi ad Erin Morgenstern ci si può solo inchinare. Può sembrare retorica o una frase fatta, ma se già lo pensavo dopo aver letto "Il circo della notte", adesso ne sono ancor più convinta. TRAMA: Zachary è uno studente universitario appassionato di libri e videogame e proprio nella biblioteca del suo Ateneo, si imbatte in un libro molto antico e misterioso, Dolci rimpianti, che sembra non avere origine. Un libro che racconta varie storie tra le quali anche un episodio della stessa vita del nostro protagonista quando, da bambino, non ha avuto il coraggio di aprire una porta dipinta su una parete che lo avrebbe condotto al Mare senza stelle. Eppure Zachary, grazie al libro e all'intervento di altri due personaggi, Dorian e Mirabel, avrà modo di arrivare davvero in quel mondo misterioso e labirintico, di perdersi tra le sue storie e di assistere al mutamento della grande e vera Storia. Per chi conosce già l'autrice, dirvi che questo fantasy è secondo me uno dei miglio

"Cadrà dolce la pioggia e altri racconti" di Ray Bradbury

E' un post improvviso, sorto davvero spontaneo e necessario avendo appena terminato di leggere "Cadrà dolce la pioggia e altri racconti" di Ray Bradbury. Non mi ero mai approcciata a questo autore, pur essendo molto noto per la tanto altrettanto nota "Fahrenheit451". Il libro di cui voglio parlarvi contiene tre racconti: Cadrà dolce la pioggia, I lunghi anni, La gita di un milione di anni. Sono tre racconti ambientati nel futuro (Agosto e Ottobre 2026) e parlano di terrestri che si trasferiscono su Marte per sopravvivere, la Terra è devastata da guerre e distruzioni. Questi tre racconti, nella loro semplicità, mi hanno letteralmente devastata. Hanno un carattere profetico e pensare che il 2026 è solo fra undici anni e che fra undici anni, forse, ci sarò anche io e magari ci saranno anche i miei figli, mi sconvolge. Il primo dei tre racconti, che è quello che più mi ha sconvolta, narra di una casa che è completamente autonoma. E' talmente tecnologica

"La fattoria degli animali" di George Orwell

Ho appena terminato una lettura che da qualche anno avrei voluto fare ma che per dimenticanza non ho mai fatto. Parlo di "La fattoria degli animali" di George Orwell. Ho ritrovato un'edizione scolastica che mio fratello ha letto in 3^ media, nonostante fosse un'edizione per bambini, l'ho trovata comunque ben fatta. La preferisco ad altre un po' più "austere" perchè, alla fine di ogni capitolo, propone degli spunti di riflessione molto interessanti. Gli animali della fattoria, maltrattati dal padrone Jones, vengono a conoscenza del sogno di un vecchio maiale, chiamato Vecchio Maggiore che, la notte precedente, ha immaginato un mondo governato solo da animali dove tutti potranno vivere felici. Intonano anche un inno alla patria degli animali, chiamato: "Animali d'Inghilterra". Il signor Jones inizia a trascurare la fattoria e alla fine si attua la rivoluzione. La fattoria pian piano viene gestita in comune da tutti gli animali, veng