Anche l'estate ormai volge al termine e gli esami e le lezioni sono sempre più imminenti.
Nonostante lo studio, sono riuscita questo mese a leggere tre libri e un fumetto. De "L'invitato" di Massimiliano Alberti vi ho già fatto una recensione.
Una piccola delusione, purtroppo, deve sempre esserci e riguarda uno dei libri più nominati e apprezzati degli ultimi mesi ovvero "Le ragazze" di Emma Cline.
TRAMA: USA, anni '60. Evie ha quattordici anni e una vita difficile, i genitori sono separati e nessuno si preoccupa particolarmente di lei. Un giorno al parco rimase affascinata da alcune ragazze che rappresentavano la libertà che le mancava. Con loro Evie verrà trascinata nel mulinello del ranch tra droga, sesso e perdizione.
Ho sentito parlare di questo libro davvero molto bene, ma ho atteso un po' prima di acquistarlo. Pur essendo l'opera prima dell'autrice, indubbiamente si presenta davvero come un buon romanzo ma non ho trovato quell'eccellenza che tutti tanto decantavano. Innanzitutto è importante sottolineare che la vicenda racconta una storia vera ovvero la nascita, negli anni '60 in America, di una setta di ragazze (con i loro bambini) controllata da Russell, aspirante musicista e guru. L'autrice ha quindi realizzato una versione romanzata di un caso di cronaca che è sfociato in molto più che incontri di perdizione nel ranch. Mi aspettavo molti più dettagli sul perché le ragazze decidevano di seguire Russell, cosa le convinceva a rinunciare alla loro vita anche agiata, in alcuni casi. Come è nata questa setta e perché? L'impianto psicologico del romanzo a mio parere è carente, lo stile è talmente fluido che ricrea l'idea di vedere un documentario sulla setta ma senza scavare più a fondo. La parte psicologica compare più verso la fine del romanzo, creando quindi un finale che ferisce e sconvolge ma il resto del romanzo non mi ha pienamente coinvolta. Alcol, droga e sesso vengono descritti dalla Cline con estrema naturalità e i personaggi, dai principali ai secondari, sono tutti negativi. Protagonista compresa. E' un buon romanzo, interessante la vicenda ma non ho trovato quella punta di eccellenza che tutti invece hanno riscontrato, probabilmente perché somiglia a "Dio di illusioni" di Donna Tartt che invece è un capolavoro indiscusso. La Cline comunque ha notevole potenziale.
Anche questo mese mi sono dedicata ad un romanzo storico, "La strega innamorata" di Pasquale Festa Campanile.
TRAMA: 1500 d.C. Isidora Isidori assiste all'età di soli sei anni alla morte sul rogo di entrambi i genitori accusati dall'Inquisizione di stregoneria. Sua sorella diventerà prostituta a Roma mentre Isidora impara dalle anziane del paese l'arte della stregoneria e viene allo stesso modo accusata. La sua fuga la porterà a diventare anch'essa prostituta e ad innamorarsi proprio di papa Urbano VIII.
Questo romanzo è addirittura del 1985 e mi fu regalato tempo fa da una persona che voleva liberarsi di un bel po' di romanzi. Non avevo quindi altissime aspettative anche se amo, in generale, i romanzi storici. Mi sono assolutamente ricreduta. L'autore riesce a catturare il lettore fin da subito, tratteggia molto bene le ambientazioni dell'epoca e le personalità dei personaggi. Un romanzo storico molto semplice e privo di eccessivi intrighi ma molto coinvolgente. Consigliato a tutti gli amanti del genere che siano, ovviamente, ancora in grado di trovarne una copia in commercio.
Ho terminato il mese leggendo un fumetto Marvel "Io sono Pantera Nera" che era un excursus della storia di questo personaggio dagli albori. I fumetti più antichi (circa degli anni '70) suscitano facilmente il riso per la semplicità estrema delle trame, gli interventi ironici del narratore e l'uso ancora rudimentale del colore. Le storie più recenti presentano indubbiamente una grafica più moderna e un intreccio narrativo molto più complesso. Questo volume fa parte di una collana su vari supereroi o nemici Marvel, interessante per gli appassionati del fumetto che vogliono scoprirne un po' l'evoluzione sincronica.
Nonostante lo studio, sono riuscita questo mese a leggere tre libri e un fumetto. De "L'invitato" di Massimiliano Alberti vi ho già fatto una recensione.
Una piccola delusione, purtroppo, deve sempre esserci e riguarda uno dei libri più nominati e apprezzati degli ultimi mesi ovvero "Le ragazze" di Emma Cline.
TRAMA: USA, anni '60. Evie ha quattordici anni e una vita difficile, i genitori sono separati e nessuno si preoccupa particolarmente di lei. Un giorno al parco rimase affascinata da alcune ragazze che rappresentavano la libertà che le mancava. Con loro Evie verrà trascinata nel mulinello del ranch tra droga, sesso e perdizione.
Ho sentito parlare di questo libro davvero molto bene, ma ho atteso un po' prima di acquistarlo. Pur essendo l'opera prima dell'autrice, indubbiamente si presenta davvero come un buon romanzo ma non ho trovato quell'eccellenza che tutti tanto decantavano. Innanzitutto è importante sottolineare che la vicenda racconta una storia vera ovvero la nascita, negli anni '60 in America, di una setta di ragazze (con i loro bambini) controllata da Russell, aspirante musicista e guru. L'autrice ha quindi realizzato una versione romanzata di un caso di cronaca che è sfociato in molto più che incontri di perdizione nel ranch. Mi aspettavo molti più dettagli sul perché le ragazze decidevano di seguire Russell, cosa le convinceva a rinunciare alla loro vita anche agiata, in alcuni casi. Come è nata questa setta e perché? L'impianto psicologico del romanzo a mio parere è carente, lo stile è talmente fluido che ricrea l'idea di vedere un documentario sulla setta ma senza scavare più a fondo. La parte psicologica compare più verso la fine del romanzo, creando quindi un finale che ferisce e sconvolge ma il resto del romanzo non mi ha pienamente coinvolta. Alcol, droga e sesso vengono descritti dalla Cline con estrema naturalità e i personaggi, dai principali ai secondari, sono tutti negativi. Protagonista compresa. E' un buon romanzo, interessante la vicenda ma non ho trovato quella punta di eccellenza che tutti invece hanno riscontrato, probabilmente perché somiglia a "Dio di illusioni" di Donna Tartt che invece è un capolavoro indiscusso. La Cline comunque ha notevole potenziale.
Anche questo mese mi sono dedicata ad un romanzo storico, "La strega innamorata" di Pasquale Festa Campanile.
TRAMA: 1500 d.C. Isidora Isidori assiste all'età di soli sei anni alla morte sul rogo di entrambi i genitori accusati dall'Inquisizione di stregoneria. Sua sorella diventerà prostituta a Roma mentre Isidora impara dalle anziane del paese l'arte della stregoneria e viene allo stesso modo accusata. La sua fuga la porterà a diventare anch'essa prostituta e ad innamorarsi proprio di papa Urbano VIII.
Questo romanzo è addirittura del 1985 e mi fu regalato tempo fa da una persona che voleva liberarsi di un bel po' di romanzi. Non avevo quindi altissime aspettative anche se amo, in generale, i romanzi storici. Mi sono assolutamente ricreduta. L'autore riesce a catturare il lettore fin da subito, tratteggia molto bene le ambientazioni dell'epoca e le personalità dei personaggi. Un romanzo storico molto semplice e privo di eccessivi intrighi ma molto coinvolgente. Consigliato a tutti gli amanti del genere che siano, ovviamente, ancora in grado di trovarne una copia in commercio.
Ho terminato il mese leggendo un fumetto Marvel "Io sono Pantera Nera" che era un excursus della storia di questo personaggio dagli albori. I fumetti più antichi (circa degli anni '70) suscitano facilmente il riso per la semplicità estrema delle trame, gli interventi ironici del narratore e l'uso ancora rudimentale del colore. Le storie più recenti presentano indubbiamente una grafica più moderna e un intreccio narrativo molto più complesso. Questo volume fa parte di una collana su vari supereroi o nemici Marvel, interessante per gli appassionati del fumetto che vogliono scoprirne un po' l'evoluzione sincronica.
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