Passa ai contenuti principali

Letture di Gennaio.

Gennaio è ormai agli sgoccioli, quindi ecco le prime letture di questo 2018.

In realtà questo mese è stato molto fruttuoso, ho letto solo quattro libri (uno è una graphic novel) ma tutti molto belli.

Di due libri ("Assassinio sull'Orient Express" e "Dio di illusioni") vi ho già fatto le rispettive recensioni, parliamo dunque delle ultime due letture rimaste.

L'ultimo libro letto questo mese è stato "Acqua agli elefanti" di Sara Gruen.

TRAMA: America. Anni Trenta. Jacob Jankowski, laureando in medicina veterinaria, dopo un grave lutto decide di abbandonare la sua vita passata e, casualmente, finisce sul treno del Circo dei fratelli Benzini gestito da Zio Al. Jacob diventa il veterinario del circo e dovrà prendersi cura di tutti gli animali ma, soprattutto, di Rosie, un dolcissimo elefante dagli occhi d'ambra. Eppure non sarà l'unica a rapirgli il cuore.

Di questo libro è stata fatta anche una trasposizione cinematografica che però, come da tradizione, non vedo mai prima di leggere il libro. Un mio amico (del cui parere mi fido) mi ha prospettato il film come non ben realizzato, di conseguenza sono partita abbastanza prevenuta per la lettura del libro. Fortunatamente quest'ultimo si è rivelato molto carino e scorrevole.

L'atmosfera circense è magica, cattura dalla prima all'ultima pagina, nonostante gli innumerevoli momenti tragici e violenti che si susseguono nel libro. Ogni tendone, ogni odore o animale è come se venisse ricreato realmente nel mondo del lettore, l'autrice è veramente molto abile nelle descrizioni e ha uno stile scorrevole e seducente. Ti invoglia pagina dopo pagina a proseguire la lettura.
E', inoltre, forse uno dei pochissimi libri in cui mi è capitato di affezionarmi a tutti i personaggi, cattivi o meno, in maniera assolutamente indistinta. Jacob, August, Marlene, Rosie ma anche tutti i personaggi minori come Kinko (o Walter), Camel. Sono tutti tratteggiati in maniera così dettagliata che fin dalle prime pagine si comprendono le loro personalità fin troppo chiaramente.
Assolutamente consigliato a tutti gli appassionati del mondo circense.


La prima graphic novel che ha inaugurato questo 2018 è stata "La giusta mezura" di Flavia Biondi.

TRAMA: Bologna. Manuel e Mia, fidanzati, hanno ormai 30 anni e hanno superato da tempo il periodo universitario, eppure continuano a vivere in una casa per studenti fin troppo affollata. Addirittura non hanno mai conosciuto qualcuno dei loro coinquilini. Mia si è appena licenziata e Manuel è alle prese con lavoretti saltuari e la sua più grande passione, la scrittura. La routine e il tempo che scorre così velocemente porteranno i due protagonisti ad affrontare crisi e distacchi, nella consapevolezza che l'età dei sogni ormai sta terminando.

La grafica di quest'opera è molto curata, partendo dalla copertina in tessuto blu con disegni bianchi incisi. Le tavole sono interamente in bianco e blu ed è un effetto che, inizialmente, mi ha lasciata abbastanza spiazzata. Tendo a comprare graphic a colori o almeno in effetto seppia (vedi "Basilicò" di Giulio Macaione) eppure, più la lettura proseguiva, più rimanevo colpita dalle tavole di Bologna, dai disegni dei personaggi molto curati. La particolarità di quest'opera credo sia l'inserimento delle tavole che raccontano del libro che Manuel sta scrivendo, ambientato nel Medioevo; tavole così fiabesche in alcuni punti da lasciare incantati.

La storia dei due personaggi è una storia d'amore che, come molte, è vittima della routine, del tempo che scorre, dei desideri irrealizzati e di quelli che si cerca di pianificare. Non voglio raccontarvi di più perché finirei con il dirvi tutto, essendo comunque un'opera molto breve.

Vi consiglio di darle una possibilità perché, nonostante l'età dei personaggi, la vicenda in sé o l'ambientazione non ci siano familiari, quel senso di impotenza e di fallimento ha colpito un po' tutti in varie fasi della nostra vita.

Eppure c'è sempre la forza di rialzarsi e andare avanti.


Commenti

Post popolari in questo blog

Recensione "Il mare senza stelle" - Erin Morgenstern

 Dinanzi ad Erin Morgenstern ci si può solo inchinare. Può sembrare retorica o una frase fatta, ma se già lo pensavo dopo aver letto "Il circo della notte", adesso ne sono ancor più convinta. TRAMA: Zachary è uno studente universitario appassionato di libri e videogame e proprio nella biblioteca del suo Ateneo, si imbatte in un libro molto antico e misterioso, Dolci rimpianti, che sembra non avere origine. Un libro che racconta varie storie tra le quali anche un episodio della stessa vita del nostro protagonista quando, da bambino, non ha avuto il coraggio di aprire una porta dipinta su una parete che lo avrebbe condotto al Mare senza stelle. Eppure Zachary, grazie al libro e all'intervento di altri due personaggi, Dorian e Mirabel, avrà modo di arrivare davvero in quel mondo misterioso e labirintico, di perdersi tra le sue storie e di assistere al mutamento della grande e vera Storia. Per chi conosce già l'autrice, dirvi che questo fantasy è secondo me uno dei miglio

"Cadrà dolce la pioggia e altri racconti" di Ray Bradbury

E' un post improvviso, sorto davvero spontaneo e necessario avendo appena terminato di leggere "Cadrà dolce la pioggia e altri racconti" di Ray Bradbury. Non mi ero mai approcciata a questo autore, pur essendo molto noto per la tanto altrettanto nota "Fahrenheit451". Il libro di cui voglio parlarvi contiene tre racconti: Cadrà dolce la pioggia, I lunghi anni, La gita di un milione di anni. Sono tre racconti ambientati nel futuro (Agosto e Ottobre 2026) e parlano di terrestri che si trasferiscono su Marte per sopravvivere, la Terra è devastata da guerre e distruzioni. Questi tre racconti, nella loro semplicità, mi hanno letteralmente devastata. Hanno un carattere profetico e pensare che il 2026 è solo fra undici anni e che fra undici anni, forse, ci sarò anche io e magari ci saranno anche i miei figli, mi sconvolge. Il primo dei tre racconti, che è quello che più mi ha sconvolta, narra di una casa che è completamente autonoma. E' talmente tecnologica

"La fattoria degli animali" di George Orwell

Ho appena terminato una lettura che da qualche anno avrei voluto fare ma che per dimenticanza non ho mai fatto. Parlo di "La fattoria degli animali" di George Orwell. Ho ritrovato un'edizione scolastica che mio fratello ha letto in 3^ media, nonostante fosse un'edizione per bambini, l'ho trovata comunque ben fatta. La preferisco ad altre un po' più "austere" perchè, alla fine di ogni capitolo, propone degli spunti di riflessione molto interessanti. Gli animali della fattoria, maltrattati dal padrone Jones, vengono a conoscenza del sogno di un vecchio maiale, chiamato Vecchio Maggiore che, la notte precedente, ha immaginato un mondo governato solo da animali dove tutti potranno vivere felici. Intonano anche un inno alla patria degli animali, chiamato: "Animali d'Inghilterra". Il signor Jones inizia a trascurare la fattoria e alla fine si attua la rivoluzione. La fattoria pian piano viene gestita in comune da tutti gli animali, veng