Sconsiglio la lettura a chi vive un momento di profonda infelicità.
Questo articolo e questo libro non fanno per voi.
Buongiorno a tutti! Oggi recensione di un libro, o meglio di una trilogia che venne pubblicata nella seconda metà degli anni Ottanta-primi anni Novanta.
Oggi riusciamo ad avere la trilogia completa in un unico volume che comprende "Il grande quaderno", "La prova" e "La terza menzogna".
Ovviamente la trama è relativa solo al primo libro.
TRAMA: Durante la guerra, due gemelli vengono lasciati dalla madre, ormai incapace di trovare cibo nella Grande Città, a casa della Nonna nella Piccola Città. I due gemelli raccontano quindi in un grande quaderno le loro vicende.
La trama sembrerebbe apparentemente molto banale, ma è assolutamente impossibile scrivere di più senza rivelare qualcosa della trama. Questa trilogia è scioccante e forse scioccante non è assolutamente la parola giusta.
Siamo in un luogo non precisamente definito, probabilmente in Ungheria, siamo in un periodo storico non definito e i due gemelli non hanno un nome. Tutta questa indefinitezza all'interno del romanzo è ovviamente una tecnica brillante e macabra dell'autrice che però inserisce solo nel primo libro della trilogia; ciascuno dei tre libri hanno stili e modi di scrittura differenti che pian piano chiariscono le vicende.
I gemelli sono due eppure sono uno. Si muovono, parlano e vivono completamente in simbiosi, quasi sorge il dubbio se effettivamente stiamo parlando di due persone differenti. E il dubbio spunta e poi cessa continuamente fino all'ultima pagina.
Ciò che mi ha scioccato maggiormente sono le immagini di sesso, violenza, volgarità completamente gratuiti a cui questi due bambini di circa 9 anni sono costretti ad assistere e, forse, è l'oggettività maniacale con cui le raccontano è ancor più scandaloso. Come è possibile che dei bambini così piccoli assistano a tutte le brutture della guerra e alle conseguenze della guerra sulla gente, e non reagiscano?
Questa trilogia è la trilogia della menzogna, della solitudine, della violenza; non c'è assolutamente speranza, non traspare alcuna forma di salvezza.
Consigliato, ma leggetelo solo se avete un cuore forte.
Questo articolo e questo libro non fanno per voi.
Buongiorno a tutti! Oggi recensione di un libro, o meglio di una trilogia che venne pubblicata nella seconda metà degli anni Ottanta-primi anni Novanta.
Oggi riusciamo ad avere la trilogia completa in un unico volume che comprende "Il grande quaderno", "La prova" e "La terza menzogna".
Ovviamente la trama è relativa solo al primo libro.
TRAMA: Durante la guerra, due gemelli vengono lasciati dalla madre, ormai incapace di trovare cibo nella Grande Città, a casa della Nonna nella Piccola Città. I due gemelli raccontano quindi in un grande quaderno le loro vicende.
La trama sembrerebbe apparentemente molto banale, ma è assolutamente impossibile scrivere di più senza rivelare qualcosa della trama. Questa trilogia è scioccante e forse scioccante non è assolutamente la parola giusta.
Siamo in un luogo non precisamente definito, probabilmente in Ungheria, siamo in un periodo storico non definito e i due gemelli non hanno un nome. Tutta questa indefinitezza all'interno del romanzo è ovviamente una tecnica brillante e macabra dell'autrice che però inserisce solo nel primo libro della trilogia; ciascuno dei tre libri hanno stili e modi di scrittura differenti che pian piano chiariscono le vicende.
I gemelli sono due eppure sono uno. Si muovono, parlano e vivono completamente in simbiosi, quasi sorge il dubbio se effettivamente stiamo parlando di due persone differenti. E il dubbio spunta e poi cessa continuamente fino all'ultima pagina.
Ciò che mi ha scioccato maggiormente sono le immagini di sesso, violenza, volgarità completamente gratuiti a cui questi due bambini di circa 9 anni sono costretti ad assistere e, forse, è l'oggettività maniacale con cui le raccontano è ancor più scandaloso. Come è possibile che dei bambini così piccoli assistano a tutte le brutture della guerra e alle conseguenze della guerra sulla gente, e non reagiscano?
Questa trilogia è la trilogia della menzogna, della solitudine, della violenza; non c'è assolutamente speranza, non traspare alcuna forma di salvezza.
Consigliato, ma leggetelo solo se avete un cuore forte.
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