Buonasera a tutti!
Il mese di Maggio ormai è concluso e siamo già in pieno mood sessione estiva. Dannate sessioni universitarie!
Oggi sono qui per parlarvi delle mie letture del mese che non saprei come definire. Consideriamole abbastanza fruttuose.
De "La trilogia della città di K." vi ho già fatto una recensione.
Per il mio esame di letteratura italiana 2 ho terminato l'ultimo trattato alferiano "Del principe e delle lettere", è un' interessante analisi in tre libri sul ruolo dei letterati sotto principati o tirannidi e di quanto gli scrittori e le opere perdano il loro vero valore perchè completamente assoggettati al pensiero del principe. Il consiglio di Alfieri è di non scrivere se da lì se ne vuole trarre un profitto, perchè il profitto non fa altro che rendere gli scrittori dei sottomessi a volontà altrui.
Chissà se Alfieri criticherebbe oggi il lavoro di scrittore.
Finalmente ho deciso di iniziare anche io la serie de "Miss Peregrine. La casa dei ragazzi speciali" di Ransom Riggs, serie da molti osannata e da tanti altri criticata.
TRAMA: Il nonno di Jacob muore in circostanza assai sospette, il ragazzo è l'unico convinto di aver visto dei mostri aggirarsi nel bosco ed è altrettanto convinto siano loro la causa della morte del nonno. Decide quindi di seguire le tracce che il defunto gli ha lasciato, conducendolo fino ad una sperduta isola scozzese dove tutto ciò che credeva una bella storia si rivela realtà.
Premetto dicendo che ho visto a Dicembre scorso la trasposizione cinematografica che ne ha fatto Tim Burton. Lo trovai un film magnifico, come la maggior parte dei "figli" burtoniani, ma non credevo che il libro fosse così diverso! Eppure avrei ormai dovuto imparare che i film non sono mai attendibili a tutti gli effetti e anche questo caso ha confermato la mia tesi. Il libro è veramente molto scorrevole, la storia avvincente anche se ormai avete visto il film e, deduco, questo è sinonimo di bravura dello scrittore che riesce a tenerci incollati alle pagine nonostante tutte le riletture che potremmo farne. Ripeto che molti dettagli sono assolutamente diversi dal film, in particolar modo il finale che ovviamente non vi dirò. L'edizione è curatissima. le foto all'interno sono delle vere opere d'arte che arricchiscono moltissimo il testo. Speriamo che il livello della serie si mantenga così alto.
Non potendo resistere alla curiosità, ho letto subito dopo averlo acquistato "L'orologiaio di Filigree Street" di Natasha Pulley.
TRAMA: Londra, '800. Nathaniel, telegrafista, ritrova per il suo compleanno un orologio da taschino firmato Keta Mori. Quello stesso giorno l'orologio salverà il protagonista da una bomba a Scotland Yard. Un caso o forse no? Nathaniel quindi si metterà alla ricerca del misterioso orologiaio e pian piano la sua vita si intreccerà con quella di quest'ultimo e di una brillante aspirante fisica.
Avevo altissime aspettative su questo libro che già dal packaging si mostra meraviglioso. Devo purtroppo ammettere che sono rimasta abbastanza delusa. La trama sembra molto avvincente, ma le prime pagine sono piatte in quanto l'autrice sta ovviamente presentando i personaggi; ma il resto? Mi aspettavo un mistero sull'orologiaio o qualche storia celata e, forse, questi segreti c'erano effettivamente all'interno del libro, ma sono stati svelati quasi tutti fin da subito. A tre quarti del libro, quando ormai sai praticamente quasi tutto, non capisci più dove la Pulley voglia andare a parare e nel finale inventa un piccolissimo mistero che in realtà si rivela quasi assurdo ed eccessivamente costruito, pur di mantenere il morale del lettore sollevato. Il finale anche si è rivelato abbastanza banale. Libro che vale i suoi 19 euro solo per la copertina ma, tornando indietro, non lo comprerei. Se il personaggio a cui mi sono affezionata maggiormente è un polipo meccanico, fatevi due calcoli.
Ho provato poi a leggere "L'amore bugiardo" di Gillian Flynn, gentilmente prestatomi da mia suocera. Purtroppo non ho sopportato il doppio punto di vista nel libro e soprattutto, conoscendo purtroppo il finale del film. non mi sentivo nemmeno invogliata a continuare. Ho dovuto restituirlo e magari un giorno lo riprenderò.
Il mese di Maggio ormai è concluso e siamo già in pieno mood sessione estiva. Dannate sessioni universitarie!
Oggi sono qui per parlarvi delle mie letture del mese che non saprei come definire. Consideriamole abbastanza fruttuose.
De "La trilogia della città di K." vi ho già fatto una recensione.
Per il mio esame di letteratura italiana 2 ho terminato l'ultimo trattato alferiano "Del principe e delle lettere", è un' interessante analisi in tre libri sul ruolo dei letterati sotto principati o tirannidi e di quanto gli scrittori e le opere perdano il loro vero valore perchè completamente assoggettati al pensiero del principe. Il consiglio di Alfieri è di non scrivere se da lì se ne vuole trarre un profitto, perchè il profitto non fa altro che rendere gli scrittori dei sottomessi a volontà altrui.
Chissà se Alfieri criticherebbe oggi il lavoro di scrittore.
Finalmente ho deciso di iniziare anche io la serie de "Miss Peregrine. La casa dei ragazzi speciali" di Ransom Riggs, serie da molti osannata e da tanti altri criticata.
TRAMA: Il nonno di Jacob muore in circostanza assai sospette, il ragazzo è l'unico convinto di aver visto dei mostri aggirarsi nel bosco ed è altrettanto convinto siano loro la causa della morte del nonno. Decide quindi di seguire le tracce che il defunto gli ha lasciato, conducendolo fino ad una sperduta isola scozzese dove tutto ciò che credeva una bella storia si rivela realtà.
Premetto dicendo che ho visto a Dicembre scorso la trasposizione cinematografica che ne ha fatto Tim Burton. Lo trovai un film magnifico, come la maggior parte dei "figli" burtoniani, ma non credevo che il libro fosse così diverso! Eppure avrei ormai dovuto imparare che i film non sono mai attendibili a tutti gli effetti e anche questo caso ha confermato la mia tesi. Il libro è veramente molto scorrevole, la storia avvincente anche se ormai avete visto il film e, deduco, questo è sinonimo di bravura dello scrittore che riesce a tenerci incollati alle pagine nonostante tutte le riletture che potremmo farne. Ripeto che molti dettagli sono assolutamente diversi dal film, in particolar modo il finale che ovviamente non vi dirò. L'edizione è curatissima. le foto all'interno sono delle vere opere d'arte che arricchiscono moltissimo il testo. Speriamo che il livello della serie si mantenga così alto.
Non potendo resistere alla curiosità, ho letto subito dopo averlo acquistato "L'orologiaio di Filigree Street" di Natasha Pulley.
TRAMA: Londra, '800. Nathaniel, telegrafista, ritrova per il suo compleanno un orologio da taschino firmato Keta Mori. Quello stesso giorno l'orologio salverà il protagonista da una bomba a Scotland Yard. Un caso o forse no? Nathaniel quindi si metterà alla ricerca del misterioso orologiaio e pian piano la sua vita si intreccerà con quella di quest'ultimo e di una brillante aspirante fisica.
Avevo altissime aspettative su questo libro che già dal packaging si mostra meraviglioso. Devo purtroppo ammettere che sono rimasta abbastanza delusa. La trama sembra molto avvincente, ma le prime pagine sono piatte in quanto l'autrice sta ovviamente presentando i personaggi; ma il resto? Mi aspettavo un mistero sull'orologiaio o qualche storia celata e, forse, questi segreti c'erano effettivamente all'interno del libro, ma sono stati svelati quasi tutti fin da subito. A tre quarti del libro, quando ormai sai praticamente quasi tutto, non capisci più dove la Pulley voglia andare a parare e nel finale inventa un piccolissimo mistero che in realtà si rivela quasi assurdo ed eccessivamente costruito, pur di mantenere il morale del lettore sollevato. Il finale anche si è rivelato abbastanza banale. Libro che vale i suoi 19 euro solo per la copertina ma, tornando indietro, non lo comprerei. Se il personaggio a cui mi sono affezionata maggiormente è un polipo meccanico, fatevi due calcoli.
Ho provato poi a leggere "L'amore bugiardo" di Gillian Flynn, gentilmente prestatomi da mia suocera. Purtroppo non ho sopportato il doppio punto di vista nel libro e soprattutto, conoscendo purtroppo il finale del film. non mi sentivo nemmeno invogliata a continuare. Ho dovuto restituirlo e magari un giorno lo riprenderò.
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