Da piccola ho sempre avuto paura dei vampiri, immaginavo che potessero entrare in casa e farci del male.
Ho 20 anni. Era ora di conoscere l'origine del mio terrore.
TRAMA: Jonathan Harker è un giovane notaio inviato dal suo capo in Transilvania presso il conte Dracula, per sbrigare faccende burocratiche legate all'acquisto di una casa a Londra. Jonathan sarà vittima di una serie di spiacevoli avvenimenti, che porteranno i personaggi della storia (Mina, Arthur, Quincey, il dottor Seward e il dottor Van Helsing) a una vera e propria caccia all'uomo...o al mostro.
E' molto difficile recensire un libro così intenso, soprattutto perchè, forse, non basta una sola lettura per mettere in evidenza tutti i significati reconditi dell'opera. "Dracula" è uno dei primi, se non il primo, romanzo epistolare, in realtà scritto mediante il susseguirsi di pagine di diario dei personaggi, lettere, documenti. Proprio per questa sua struttura almeno stilisticamente frammentata, il romanzo risulta molto scorrevole alla lettura.
Non sapevo cosa aspettarmi da questo libro, non conoscevo in realtà la vera storia in quanto fin troppo abituati alla versione moderna di "Twilight" di Stephanie Meyer che assolutamente non ha nulla a che fare con il vero capolavoro di Stoker. La vera sorpresa è che, nonostante il libro sia omonimo al personaggio, proprio quest'ultimo, il conte Dracula appunto, compaia solo all'inizio del libro e in momenti sporadici e molto brevi verso la fine, tutto è sempre raccontato dagli altri protagonisti della storia, vittime o meno del vampiro. E' difficile quindi riuscire ad esternarsi completamente e a vedere tutta la vicenda con occhio critico e privo di pregiudizi. Il vero protagonista quindi non è Dracula in carne e ossa, quanto il messaggio che la sua figura porta: il vampiro non si riflette nello specchio perchè è dentro di noi, la passione, l'erotismo, la superstizione sono tutti dentro di noi, noi siamo vittime della nostra stessa anima. I personaggi impegnati in questa caccia estenuante, si lasciano anch'essi trasportare dalla sensualità passionale di Dracula, tentazione irresistibile nonostante l'apparente crudeltà con cui Stoker tratteggia il personaggio.
Un libro che fa riflettere, inquietante in molti punti e che ti lascia col fiato sospeso fino alla fine.
Se volete finalmente distaccarvi da Twilight e dai suoi vampiri fasulli, vi prego leggetelo.
Ho 20 anni. Era ora di conoscere l'origine del mio terrore.
TRAMA: Jonathan Harker è un giovane notaio inviato dal suo capo in Transilvania presso il conte Dracula, per sbrigare faccende burocratiche legate all'acquisto di una casa a Londra. Jonathan sarà vittima di una serie di spiacevoli avvenimenti, che porteranno i personaggi della storia (Mina, Arthur, Quincey, il dottor Seward e il dottor Van Helsing) a una vera e propria caccia all'uomo...o al mostro.
E' molto difficile recensire un libro così intenso, soprattutto perchè, forse, non basta una sola lettura per mettere in evidenza tutti i significati reconditi dell'opera. "Dracula" è uno dei primi, se non il primo, romanzo epistolare, in realtà scritto mediante il susseguirsi di pagine di diario dei personaggi, lettere, documenti. Proprio per questa sua struttura almeno stilisticamente frammentata, il romanzo risulta molto scorrevole alla lettura.
Non sapevo cosa aspettarmi da questo libro, non conoscevo in realtà la vera storia in quanto fin troppo abituati alla versione moderna di "Twilight" di Stephanie Meyer che assolutamente non ha nulla a che fare con il vero capolavoro di Stoker. La vera sorpresa è che, nonostante il libro sia omonimo al personaggio, proprio quest'ultimo, il conte Dracula appunto, compaia solo all'inizio del libro e in momenti sporadici e molto brevi verso la fine, tutto è sempre raccontato dagli altri protagonisti della storia, vittime o meno del vampiro. E' difficile quindi riuscire ad esternarsi completamente e a vedere tutta la vicenda con occhio critico e privo di pregiudizi. Il vero protagonista quindi non è Dracula in carne e ossa, quanto il messaggio che la sua figura porta: il vampiro non si riflette nello specchio perchè è dentro di noi, la passione, l'erotismo, la superstizione sono tutti dentro di noi, noi siamo vittime della nostra stessa anima. I personaggi impegnati in questa caccia estenuante, si lasciano anch'essi trasportare dalla sensualità passionale di Dracula, tentazione irresistibile nonostante l'apparente crudeltà con cui Stoker tratteggia il personaggio.
Un libro che fa riflettere, inquietante in molti punti e che ti lascia col fiato sospeso fino alla fine.
Se volete finalmente distaccarvi da Twilight e dai suoi vampiri fasulli, vi prego leggetelo.
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