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"Un amore di carta" di Jean-Paul Didierlaurent

Ragazzi, oggi voglio parlarvi del libro letto per il consueto Club del libro. Sto parlando di "Un amore di carta" di Jean-Paul Didierlaurent.

Il protagonista, Guylain Vignolles, lavora per un'azienda che produce carta riciclata dalla distruzione di altri libri. Il mostro "genocida" è "La Cosa". Pulendo la macchina riesce a salvare delle pagine che legge ad alta voce nel treno per andare a lavoro, un giorno trovò una chiavetta USB contenente il diario di una certa Julie e da lì la sua vita cambiò...

Allora è un libro molto breve che si legge in pochissimo tempo e a me è piaciuto abbastanza. Mi aspettavo una storia che parlasse ancor più di noi amanti lettori, che salveremmo un libro ad ogni costo, che amiamo leggere in ogni luogo e in ogni momento e non l'ho trovato. Credevo di trovare una storia d'amore un po' più articolata fra i due protagonisti e non ho trovato nemmeno questo.
Diciamo che non ho proprio ben capito cosa l'autore voleva dirci, sinceramente. Che distruggere libri è una cosa orribile? Be sì, credo che sia un pensiero comune fra noi lettori ma non ho trovato nessun significato più profondo.

Un personaggio che proprio non mi è piaciuto e questo ossessivo- compulsivo cercatore di libri contenenti pezzi delle sue gambe, triturate accidentalmente ne "La Cosa". Vorrei sapere il senso di questo personaggio! E' anche un po' macabra la situazione...

Comunque complessivamente è un libro carino ma poco profondo, di cui non ho nemmeno capito il significato che l'autore voleva dare.


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