Sono in ritardo, lo so. Ma che dico! Terribilmente in ritardo!
Volevo fare un breve resoconto sulle mie letture di Dicembre, come avrete già capito dal titolo. Sono in ordine sparso perchè non ricordo con precisione con quale ordine sono stati letti; inoltre cercherò di postare la foto dell'edizione che ho io per scrivervi un commento anche al riguardo.
Partiamo dal primo libro. Parlo di "Notte sull'acqua" di Ken Follett. Non avevo mai letto nulla di questo autore e non era nemmeno nella mia wishlist quindi, quando in libreria vedevo troneggiare sugli scaffali uno dei suoi enormi libri, lasciavo sempre stare. Diciamo anche che il prezzo non aiuta. Si possono pagare libri addirittura 20, 25 euro? Questo però è un altro discorso.
Ho piacevolmente scoperto che nella libreria di mia nonna c'era questo bel libro di Ken Follett e ho deciso di leggerlo. Adesso capisco perchè i libri di questo autore costano abbastanza.
Ha una prosa molto comprensibile, usa parole non banali e nemmeno scialbe, di quelle che inserite nel contesto generale comunque non ti fanno capire nulla. Anche la storia è molto interessante: parla di vari personaggi, ognuno con le proprie vicissitudini, che si incontrano sullo Yankee Clipper (un idrovolante) per volare dall'Inghilterra a New York proprio allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale. Si incontreranno degli amanti, una principessa, un mafioso, un ladruncolo e altri... Insomma mi è piaciuto davvero molto ed è un ottimo libro da compagnia.
Il prossimo libro di cui parlo è "I Malavoglia" di Verga. E' un'edizione molto vecchia degli Oscar Mondadori del '72 o qualcosa di simile. Non ha la copertina quindi posterò la foto dell'edizione più recente. Che dire di questo romanzo? Verga è forse l'unico esponente Verista italiano e il suo linguaggio può sembrare un po' duro, crudo e fin troppo diretto ma io trovo che, proprio grazie a questo suo modo di scrivere, noi lettori siamo in grado di cogliere a pieno e autonomamente tutti i difetti dei personaggi, tutti i vizi dei cittadini di Aci Trezza. Parla della vita e della graduale degradazione della famiglia Toscano, soprannominata Malavoglia, subito dopo l'Unità di Italia.
Io l'ho apprezzato molto. Si, Verga sarà anche un proprietario terriero del Sud un po' conservatore, ma ha semplicemente descritto la realtà e i pregiudizi di un mondo arcaico che spesso ritroviamo ancora oggi.
Un altra riesumazione dalla libreria di mia nonna è stata un vecchio volume de "Gli indifferenti" di Moravia. Non ho ancora studiato questo autore e sarà per questo che non l'ho compreso a pieno. Non mi è piaciuto molto il suo modo di narrare, l'ho trovato un po' pesante e la storia un po' cristallizzata, sempre narrata dal punto di vista di Michele e Carla. Moravia voleva proprio denunciare la totale indifferenza dei protagonisti dinanzi agli avvenimenti ma, secondo il mio modestissimo parere, questo ha influito un po' anche sul modo di raccontare.
L'ultimo libro è un grande classico che sinceramente non ha bisogno di essere commentato. "Sogno di una notte di mezza estate" di Shakespeare. L'ho acquistato, incuriosita dopo aver letto tutte le tragedie, al prezzo di 1.90 euro. L'edizione della Newton Compton è carina, aveva una buona traduzione e non ho trovato errori di stampa come spesso succede in queste edizioni. Non c'è nulla da commentare ,secondo me, riguardo l'opera. E' scorrevole, divertente, piacevole ed è anche molto bello da vedere rappresentato in teatro. Shakespeare non offenderti per le poche righe, ma i grandi puoi solo ammirarli e tacere.
Volevo fare un breve resoconto sulle mie letture di Dicembre, come avrete già capito dal titolo. Sono in ordine sparso perchè non ricordo con precisione con quale ordine sono stati letti; inoltre cercherò di postare la foto dell'edizione che ho io per scrivervi un commento anche al riguardo.
Partiamo dal primo libro. Parlo di "Notte sull'acqua" di Ken Follett. Non avevo mai letto nulla di questo autore e non era nemmeno nella mia wishlist quindi, quando in libreria vedevo troneggiare sugli scaffali uno dei suoi enormi libri, lasciavo sempre stare. Diciamo anche che il prezzo non aiuta. Si possono pagare libri addirittura 20, 25 euro? Questo però è un altro discorso.
Ho piacevolmente scoperto che nella libreria di mia nonna c'era questo bel libro di Ken Follett e ho deciso di leggerlo. Adesso capisco perchè i libri di questo autore costano abbastanza.
Ha una prosa molto comprensibile, usa parole non banali e nemmeno scialbe, di quelle che inserite nel contesto generale comunque non ti fanno capire nulla. Anche la storia è molto interessante: parla di vari personaggi, ognuno con le proprie vicissitudini, che si incontrano sullo Yankee Clipper (un idrovolante) per volare dall'Inghilterra a New York proprio allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale. Si incontreranno degli amanti, una principessa, un mafioso, un ladruncolo e altri... Insomma mi è piaciuto davvero molto ed è un ottimo libro da compagnia.
Il prossimo libro di cui parlo è "I Malavoglia" di Verga. E' un'edizione molto vecchia degli Oscar Mondadori del '72 o qualcosa di simile. Non ha la copertina quindi posterò la foto dell'edizione più recente. Che dire di questo romanzo? Verga è forse l'unico esponente Verista italiano e il suo linguaggio può sembrare un po' duro, crudo e fin troppo diretto ma io trovo che, proprio grazie a questo suo modo di scrivere, noi lettori siamo in grado di cogliere a pieno e autonomamente tutti i difetti dei personaggi, tutti i vizi dei cittadini di Aci Trezza. Parla della vita e della graduale degradazione della famiglia Toscano, soprannominata Malavoglia, subito dopo l'Unità di Italia.
Io l'ho apprezzato molto. Si, Verga sarà anche un proprietario terriero del Sud un po' conservatore, ma ha semplicemente descritto la realtà e i pregiudizi di un mondo arcaico che spesso ritroviamo ancora oggi.
Un altra riesumazione dalla libreria di mia nonna è stata un vecchio volume de "Gli indifferenti" di Moravia. Non ho ancora studiato questo autore e sarà per questo che non l'ho compreso a pieno. Non mi è piaciuto molto il suo modo di narrare, l'ho trovato un po' pesante e la storia un po' cristallizzata, sempre narrata dal punto di vista di Michele e Carla. Moravia voleva proprio denunciare la totale indifferenza dei protagonisti dinanzi agli avvenimenti ma, secondo il mio modestissimo parere, questo ha influito un po' anche sul modo di raccontare.
L'ultimo libro è un grande classico che sinceramente non ha bisogno di essere commentato. "Sogno di una notte di mezza estate" di Shakespeare. L'ho acquistato, incuriosita dopo aver letto tutte le tragedie, al prezzo di 1.90 euro. L'edizione della Newton Compton è carina, aveva una buona traduzione e non ho trovato errori di stampa come spesso succede in queste edizioni. Non c'è nulla da commentare ,secondo me, riguardo l'opera. E' scorrevole, divertente, piacevole ed è anche molto bello da vedere rappresentato in teatro. Shakespeare non offenderti per le poche righe, ma i grandi puoi solo ammirarli e tacere.
davvero invitante l'ultimo libro, lo leggerò :)
RispondiEliminaSì è davvero bello e poi Shakespeare è Shakespeare :)
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