Buongiorno a tutti!
Finalmente il sole ha deciso di farci visita, sarà ufficialmente iniziata la primavera?
E con un sole così bello, come vorrei poter leggere all'aria aperta, serenamente. Ma la vita universitaria ti ricorda, purtroppo, che gli unici libri a cui dedicare molta attenzione sono i volumi di studio.
Il mese di Marzo è stato abbastanza proficuo per quanto riguarda le letture. Iniziato in questo mese ma non ancora terminato (lo ritroverete quindi nelle letture di Aprile) è "Vita dopo vita" di Kate Atkinson.
Come vi avevo preannunciato nelle letture di Febbraio, avevo iniziato "Una canzone quasi dimenticata" di Katherine Webb che non avevo terminato ancora.
TRAMA: La giovanissima Mitzy Hatcher vive con la madre Valentina in un piccolo paesino del Dorset, senza una figura paterna al suo fianco. L'arrivo del pittore Charles Aubray con la compagna Celeste e le figlie, Delphine ed Elodie, sconvolgerà tutte le estati della quattordicenne. Mitzy diventerà la modella del pittore e quella che è semplice ammirazione per una figura maschile adulta, si trasformerà ben presto in ossessione che potrebbe averla spinta anche a compiere un gesto violento e tragico. Molti anni dopo il gallerista d'arte Zach decide di completare il libro sul pittore che aveva accantonato da molto tempo, iniziando a scavare nei segreti che quel paesino nasconde.
Ho acquistato questo libro quasi due anni fa, eppure non avevo mai trovato il momento giusto per poterlo leggere. Non avevo più nessun tipo di aspettativa nei suoi confronti anche perché avevo dimenticato tutto della trama e del motivo che mi avesse spinto a comprarlo. Il caso o piuttosto l'ispirazione di un amico, attratto dal titolo, mi ha spinto a leggerlo. La storia in sè è accattivante, ma forse un po' troppo lenta in alcuni punti che appesantiscono la trama. Nel complesso si è comunque spinti a leggere anche perché una delle narratrici principali, Mitzy stessa da anziana, non può essere completamente attendibile e anche altri personaggi sembrano nascondere delle verità. I personaggi sono tutti molto ben caratterizzati, l'autrice si concentra molto sulla loro psicologia.
Il finale è un bel colpo di scena. Consigliato come lettura molto leggera.
Come l' anno scorso, ho letto "Gemina" di Amie Kaufman e Jay Kristoff. Essendo il secondo libro di una trilogia (l'ultimo "Obsidio" uscirà in italiano questo autunno) non posso ovviamente svelarvi nulla della trama. Questo secondo volume rispetto a "Illuminae" è allo stesso modo coinvolgente, incalzante e inquietante in molti punti, anche se molto meno rispetto al precedente. Non vedo l'ora di leggere l'ultimo.
Il classico del mese invece è stato "La cognizione del dolore" di Carlo Emilio Gadda.
TRAMA: In un paese immaginario dell' America Latina molto simile alla Brianza manzoniana, una madre e un figlio si fronteggiano, legati da amore profondo, lutto e gelosia fino a creare un rapporto morboso che distruggerà entrambi psicologicamente.
Non ho mai letto nulla di questo autore, questo romanzo mi è stato consigliato dal professore di Letteratura italiana per l'esame e devo dire che sono rimasta abbastanza sorpresa. Lo stile di scrittura è molto complesso e le digressioni sulla storia del paesino, sui personaggi e i loro ruoli sono molteplici e potrebbero distogliere l'attenzione del lettore. Nonostante questa complessità di base, i richiami alla Brianza de "I promessi sposi" di Alessandro Manzoni sono molto evidenti e spesso anche citate direttamente dall'autore in maniera ironica e ribaltata. Un modo, quindi, sia per omaggiare l'autore ottocentesco, sia per far capire che ormai la letteratura non potrà raggiungere più quei livelli. Il rapporto tra la madre e il figlio è morboso e molto particolare, a tratti confusionario tanto da non capire chi è la vittima e chi il carnefice o se effettivamente ci siano questi due ruoli o i due si amino invece.
Consigliato a chi ha già molta esperienza con i classici e con uno stile abbastanza complesso.
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