Con ben 22 giorni di ritardo, torno con il consueto appuntamento della rubrica mensile "30 mesi di libri".
La domanda del mese è: un libro che vorresti aver scritto.
"Il cardellino" di Donna Tartt.
Il mio rapporto con la Tartt è stato un tira e molla per un certo periodo. Come molti saprete (e se non lo sapevate, vi aggiorno io), la Tartt ha deciso categoricamente di pubblicare un romanzo ogni dieci anni e, in realtà, guardando la mole dei romanzi, la cosa non ci sorprende particolarmente.
Tutti parlavano dell'uscita del nuovo romanzo "Il cardellino" e io, affascinata da questa donna così determinata sulla sua carriera, mi avvicinai al romanzo. La mole e il prezzo proibitivo (all'epoca credo costasse sulle 20 euro circa) mi fecero desistere dall'acquistarlo. Dopo qualche mese tornò alla mia attenzione e così decisi di inserirlo in wishlist almeno, assieme a tutti gli altri romanzi che prima o poi sarebbero stati acquistati.
Mensilmente faccio una cernita della lista, eliminando quei romanzi a cui non sono più interessata o sostituendoli con edizioni economiche appena immesse sul mercato. "Il cardellino" della Tartt venne eliminato. Non mi diceva più nulla.
Qualche mese fa purtroppo la libreria indipendente del mio paese stava chiudendo, decisi di fare un ultimo acquisto da lì come ricordo o nell'estremo tentativo collettivo (con tutti gli altri cassanesi) di far desistere i proprietari da questa idea. La libreria ahimè ha comunque chiuso, ma quel giorno alla ricerca dei libri della mia wishlist, mi tornò tra le mani proprio il romanzo della Tartt a soli 9 euro e 90. Capii che forse quello era il segno del destino che aspettavo e lo considero ancora tale. E' un romanzo meraviglioso che nonostante la mole scorre benissimo.
Vorrei recuperare gli altri due romanzi di questa scrittrice americana, ma ho paura che non siano all'altezza dell'unico letto e possano rovinarmi quindi l'aurea di sacralità che ho costruito su di lei.
Cosa dovrei fare secondo voi? Le diamo un'altra possibilità o rimaniamo legati a questo unico, grande capolavoro?
La domanda del mese è: un libro che vorresti aver scritto.
"Il cardellino" di Donna Tartt.
Il mio rapporto con la Tartt è stato un tira e molla per un certo periodo. Come molti saprete (e se non lo sapevate, vi aggiorno io), la Tartt ha deciso categoricamente di pubblicare un romanzo ogni dieci anni e, in realtà, guardando la mole dei romanzi, la cosa non ci sorprende particolarmente.
Tutti parlavano dell'uscita del nuovo romanzo "Il cardellino" e io, affascinata da questa donna così determinata sulla sua carriera, mi avvicinai al romanzo. La mole e il prezzo proibitivo (all'epoca credo costasse sulle 20 euro circa) mi fecero desistere dall'acquistarlo. Dopo qualche mese tornò alla mia attenzione e così decisi di inserirlo in wishlist almeno, assieme a tutti gli altri romanzi che prima o poi sarebbero stati acquistati.
Mensilmente faccio una cernita della lista, eliminando quei romanzi a cui non sono più interessata o sostituendoli con edizioni economiche appena immesse sul mercato. "Il cardellino" della Tartt venne eliminato. Non mi diceva più nulla.
Qualche mese fa purtroppo la libreria indipendente del mio paese stava chiudendo, decisi di fare un ultimo acquisto da lì come ricordo o nell'estremo tentativo collettivo (con tutti gli altri cassanesi) di far desistere i proprietari da questa idea. La libreria ahimè ha comunque chiuso, ma quel giorno alla ricerca dei libri della mia wishlist, mi tornò tra le mani proprio il romanzo della Tartt a soli 9 euro e 90. Capii che forse quello era il segno del destino che aspettavo e lo considero ancora tale. E' un romanzo meraviglioso che nonostante la mole scorre benissimo.
Vorrei recuperare gli altri due romanzi di questa scrittrice americana, ma ho paura che non siano all'altezza dell'unico letto e possano rovinarmi quindi l'aurea di sacralità che ho costruito su di lei.
Cosa dovrei fare secondo voi? Le diamo un'altra possibilità o rimaniamo legati a questo unico, grande capolavoro?
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