Questa volta sono in tempo con le letture del mese di Aprile!
Ho letto quattro libri ma 3 di questi sono molto intensi!
Il primo che ho letto è "Così parlò Zarathustra" di Nietzsche, di cui ho già fatto una recensione quindi non mi dilungo più di tanto. E' un libro di filosofia quindi sicuramente apprezzabile da chi è appassionato; questo in particolare lo consiglio perchè è abbastanza scorrevole.
Il secondo libro è quello stabilito per il mese di Aprile, appunto, per il Club del libro. Sto parlando di "La felicità delle piccole cose" di Caroline Vermalle.
Proposi io questo libro perchè, avendone sentito parlare benissimo da tutti, volevo finalmente leggerlo! Sinceramente non è proprio il mio libro preferito. La storia è carina ma più di questo termine non potrei dare. Mi sarebbe piaciuto che alcuni punti, alcuni aspetti più reconditi fossero ampliati maggiormente, a volte non è nemmeno chiaro cosa l'autrice vuole dirci, probabilmente per questa accelerazione del libro in generale.
Le piccole cose che Vermalle voleva far uscire, sicuramente sono emersi (l'amore di un padre, della famiglia, l'amicizia di contro alla ricchezza e al lusso). Apprezzabilissimi anche gli accenni a Monet e ai suoi quadri.
Questo libro però poteva essere scritto meglio.
Dopo questo libro, avevo bisogno di leggere qualcosa di concreto, così ho deciso di leggere entrambi i libri delle sorelle Bronte e poi decretare il vincitore.
Mi dispiace dire che uno mi ha preso particolarmente e l'altro non mi è piaciuto affatto. State provando ad indovinare?
Ho iniziato col leggere "Jane Eyre" di Charlotte Bronte. Questo è quello che mi è piaciuto moltissimo! Ho trovato una sorta di affinità con la protagonista, non per quanto riguarda il periodo infantile, ma per la professione, il carattere. Insomma mi sono sentita molto vicina alla protagonista e questo sicuramente mi ha permesso di amare ancor di più quest'opera.
Inoltre la storia d'amore fra Jane Eyre e il Signor Rochester è palpabile ed è anche molto divertente, i due personaggi hanno un'ironia molto sottile che li rendono davvero amabili.
Al contrario, "Cime tempestose" di Emily Bronte non mi è piaciuto affatto. Sono delusa da me stessa perchè io solitamente amo tutti i classici ma questo l'ho digerito difficilmente infatti ho impiegato quasi due settimane per leggere 300 pagine!
La storia inizia con il Signor Lockwood che, spero non me ne voglia, ma non avevo capito per nulla chi fosse e come mai centrasse nella storia. I personaggi sono troppi e, tranne i protagonisti, sono poco presentati caratterialmente. Inoltre la storia d'amore fra Catherine e Heathcliff non l'ho capita, sinceramente. Dopo l'affetto infantile fra i due e il momento di delirio alla morte di Catherine, il libro è tutto incentrato sulla cattiveria e sulle vendette di Heathcliff, quindi dov'è questa storia d'amore passionale? Io non la vedo.
Inoltre Heathcliff e Catherine sono i due protagonisti più brutti che io abbia mai visto! Lui vendicativo fino a raggiungere la cattiveria più bruta e lei talmente antipatica da non riuscire a sopportarla.
Mi è piaciuto il fatto che la storia fosse raccontata dalla governante Ellen Dean e i giovani Hareton e Catherine mi hanno fatto tanta simpatia.
Mi dispiace ma questo non è il libro che mi aspettavo, non lo rileggerei.
Ho letto quattro libri ma 3 di questi sono molto intensi!
Il primo che ho letto è "Così parlò Zarathustra" di Nietzsche, di cui ho già fatto una recensione quindi non mi dilungo più di tanto. E' un libro di filosofia quindi sicuramente apprezzabile da chi è appassionato; questo in particolare lo consiglio perchè è abbastanza scorrevole.
Il secondo libro è quello stabilito per il mese di Aprile, appunto, per il Club del libro. Sto parlando di "La felicità delle piccole cose" di Caroline Vermalle.
Proposi io questo libro perchè, avendone sentito parlare benissimo da tutti, volevo finalmente leggerlo! Sinceramente non è proprio il mio libro preferito. La storia è carina ma più di questo termine non potrei dare. Mi sarebbe piaciuto che alcuni punti, alcuni aspetti più reconditi fossero ampliati maggiormente, a volte non è nemmeno chiaro cosa l'autrice vuole dirci, probabilmente per questa accelerazione del libro in generale.
Le piccole cose che Vermalle voleva far uscire, sicuramente sono emersi (l'amore di un padre, della famiglia, l'amicizia di contro alla ricchezza e al lusso). Apprezzabilissimi anche gli accenni a Monet e ai suoi quadri.
Questo libro però poteva essere scritto meglio.
Dopo questo libro, avevo bisogno di leggere qualcosa di concreto, così ho deciso di leggere entrambi i libri delle sorelle Bronte e poi decretare il vincitore.
Mi dispiace dire che uno mi ha preso particolarmente e l'altro non mi è piaciuto affatto. State provando ad indovinare?
Ho iniziato col leggere "Jane Eyre" di Charlotte Bronte. Questo è quello che mi è piaciuto moltissimo! Ho trovato una sorta di affinità con la protagonista, non per quanto riguarda il periodo infantile, ma per la professione, il carattere. Insomma mi sono sentita molto vicina alla protagonista e questo sicuramente mi ha permesso di amare ancor di più quest'opera.
Inoltre la storia d'amore fra Jane Eyre e il Signor Rochester è palpabile ed è anche molto divertente, i due personaggi hanno un'ironia molto sottile che li rendono davvero amabili.
Al contrario, "Cime tempestose" di Emily Bronte non mi è piaciuto affatto. Sono delusa da me stessa perchè io solitamente amo tutti i classici ma questo l'ho digerito difficilmente infatti ho impiegato quasi due settimane per leggere 300 pagine!
La storia inizia con il Signor Lockwood che, spero non me ne voglia, ma non avevo capito per nulla chi fosse e come mai centrasse nella storia. I personaggi sono troppi e, tranne i protagonisti, sono poco presentati caratterialmente. Inoltre la storia d'amore fra Catherine e Heathcliff non l'ho capita, sinceramente. Dopo l'affetto infantile fra i due e il momento di delirio alla morte di Catherine, il libro è tutto incentrato sulla cattiveria e sulle vendette di Heathcliff, quindi dov'è questa storia d'amore passionale? Io non la vedo.
Inoltre Heathcliff e Catherine sono i due protagonisti più brutti che io abbia mai visto! Lui vendicativo fino a raggiungere la cattiveria più bruta e lei talmente antipatica da non riuscire a sopportarla.
Mi è piaciuto il fatto che la storia fosse raccontata dalla governante Ellen Dean e i giovani Hareton e Catherine mi hanno fatto tanta simpatia.
Mi dispiace ma questo non è il libro che mi aspettavo, non lo rileggerei.
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