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"Così parlò Zarathustra" di Nietzsche

Oggi una recensione un po' particolare, in cui però non mi dilungherò molto perchè sinceramente non ho proprio le competenze.

Sto parlando di "Così parlò Zarathustra" di Nietzsche, un libro che ho ritrovato a casa di mia nonna.
Come qualcuno saprà o forse come molti sapranno, Nietzsche era un filosofo e questa è una delle sue ultime opere, incentrata principalmente sul concetto di superuomo e di meriggio.

Io ho deciso di leggerla perchè, avendo visto che è stata stampata anche dalla Newton Compton recentissimamente, credevo fosse appunto un buon momento. Inoltre stiamo studiando questo filosofo a scuola.

Allora, non è un'opera che tutti potrebbero leggere, insomma non è un romanzo leggero da leggersi sotto l'ombrellone d'estate o vicino al fuoco di inverno. Nulla affatto. E' un'opera molto lenta, difficile in alcuni punti e veramente da decifrare alcune volte ma a me è piaciuta.

E' divisa in quattro parti, le prime due sono piuttosto lente ma sono quelle secondo me più dense di significati filosofici, le ultime due parti invece le ho trovate molto più leggere perchè sono una sorta di racconti molto meno pretenziosi del resto del libro.
Nonostante alcune sue teorie non le accetti assolutamente e mi stia sul groppone questo concetto del superuomo e la non esistenza di Dio, trovo che Nietzsche meglio di chiunque altro filosofo ci conosca, conosca l'umanità.
Ha saputo smontare i nostri peggiori vizi, le nostre credenze e ci ha chiaramente detto di guardare alla terra, di non passare il tempo con il naso per aria perchè la nostra vita è qui, sulla terra!

E' un'opera pesante ma io la consiglio a tutti gli appassionati, a tutti quelli che vogliono sentire una voce del '900 che già stava smontando la nostra società odierna con somma facilità e brillantezza.

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