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"Oliver Twist" di Charles Dickens

Mi è piaciuta molto una frase tratta dalla Prefazione a un libro che io reputo davvero commovente..."Ho voluto mostrare il principio del Bene che sopravvive attraverso ogni circostanza avversa e infine trionfa"...Avete capito di chi si tratta? 
Ebbene parlo di "Oliver Twist" di Charles Dickens.

Dopo la strage a Parigi alla sede del giornale Charlie Hebdo, avevo necessariamente bisogno di una dose di bontà, umiltà e urgevo di ricevere conforto da un romanzo che parlava di felicità e tanti altri buoni propositi. A Natale sotto l'albero ho trovato questo bel romanzo. Insomma era il momento opportuno per leggerlo.

Oltre "Il canto di Natale, di questo autore non avevo mai letto nulla di veramente impegnativo, il nome e anche la mole dei libri (Provate a vedere le edizioni di "David Copperfield" e poi parliamone!) mi spaventavano parecchio. Sono invece rimasta piacevolmente sorpresa da quanto questo romanzo sia facile e comprensibile anche per un lettore alle prime armi o per un non-amante dei grandi classici della letteratura internazionale.

Brevemente vi faccio un riassunto della storia:
Narra di Oliver Twist, appunto, un orfanello che vive in un paesino di provincia dell'Inghilterra; stanco delle continue percosse e dei maltrattamenti subiti deciderà di partire tutto solo per la grande Londra dove verrà a contatto con una banda di ladruncoli. Dopo una serie di peripezie farà la piacevole conoscenza anche di tanti buoni amici che diventeranno la chiave di volta del romanzo. Non voglio fare spoiler. Tocca a voi leggerlo!

Il protagonista dalle prime righe suscita davvero moltissima pietà e compassione, proprio questi due sentimenti saranno presenti quasi in tutte le pagine del libro, non so davvero come non si possa non amare il piccolo Oliver! La "banda Bassotti" presente nel libro, parlo quindi dell'ebreo, del Briccone e di Charley Bates, inizialmente mi hanno suscitato una sorta di simpatia bonaria verso la loro vita libertina, il modo di parlare e di relazionarsi anche fra di loro.

Verso la fine del romanzo mi hanno completamente sconvolta, si dimostrano crudi, legati al denaro più di quello che dovrebbero essere dei ladruncoli di fazzoletti ricamati. 

E' un libro che mi ha fatto riflettere, che mi ha dato un senso di angoscia nel pensare a quanto la nostra generazione sia fredda e inconsapevole della sua grande fortuna, ci lamentiamo se non possiamo comprare l'ultimo I-Phone e magari il nostro vicino di casa non riesce a pagare le bollette.
In una società materiale come la nostra, Oliver Twist ancora può insegnarci ad amare, ad essere generosi, a preoccuparci per il prossimo e soprattutto, può insegnarci a perdonare. 
E' un romanzo che consiglio davvero a tutti, essendo stato scritto a puntate è davvero molto piacevole leggerlo magari nel pullman o in treno o nei piccoli momenti di pausa dal lavoro.

Anche nel 2015 c'è bisogno del vero Bene, perchè se tutti lo impariamo potremo trasmetterlo agli altri e creare così un fenomeno a crescita esponenziale...Chissà che alla fine le guerre non ci saranno più...Voi che dite? 

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