Buongiorno a tutti!
Spero vi siate goduti delle belle vacanze e che l'inizio della scuola o dell'università o di qualsiasi cosa non sia stata traumatica.
Oggi torno con le letture di Settembre. Per chi ha letto la recensione della trilogia di Federica Bosco che ho fatto un po' di tempo fa, saprà già che in questo mese ho letto poco proprio perchè dovevo concludere la sessione estiva.
Il libro che forse mi è piaciuto di più in questo mese, tralasciando la trilogia, è stato "Quattrocento" di Susana Fortes.
TRAMA: Ana è spagnola ma è a Firenze con una borsa di studio per completare la sua tesi su un quadro poco conosciuto ("La madonna di Nievole") di un autore altrettanto poco conosciuto, Pierpaolo Masoni. Un quadro collegate con la congiura dei Pazzi avvenuta a Firenze verso la fine del Quattrocento. Forse una congiura che ha ancora qualcosa a che fare col presente.
Questo libro mi è stato regalato da un mio amico che lo aveva recuperato ad un bookcrossing. Non capisco perchè lasciano sempre i libri migliori, se ricordate qualche mese fa recuperai sempre da scambi al buio "Memorie di una geisha". Tralasciando le mie perplessità, concentriamoci sul libro. Il libro ovviamente ricrea sia il Quattrocento fiorentino, sia la contemporaneità e mi sono piaciute molte entrambe le ricostruzioni storiche. Interessante, anche se profuma un po' di clichè, la storia d'amore che si viene a creare nel libro che comunque si concentra solo verso la seconda metà del libro e che assolutamente non sminuisce affatto tutto il lato misterioso del libro. Un romanzo diciamo storico molto piacevole e accattivante.
Questo mese per il club del libro abbiamo letto "Il quaderno di Maya" di Isabel Allende.
TRAMA: Maya ha 19 anni ma è già inseguita dall' Fbi e da una banda di trafficanti di Las Vegas. Per fuggire da tutto ciò, sua nonna la manda in Cile dal suo amico Manuel. Maya giorno per giorno scrive su un quaderno tutto ciò che succede sull'isola (in realtà molto poco) e ricostruisce la sua vita passata. Chissà se riuscirà a costruirsi una nuova vita.
Della Allende avevo già letto "La figlia della fortuna" e mi piacque ma non particolarmente, non è un'autrice che avrei riletto semplicemente perchè non mi ha colpita molto. E questo libro ricrea perfettamente la mia indecisione. La storia di questa ragazza molto giovane, quasi mia coetanea, caduta nel vortice dell'alcol e della droga mi ha colpita molto, ma dall'altro lato, ancora una volta, non mi ha trasmesso nulla più che una bella storia. Lo stile all'inizio del libro è davvero molto lento, la vita sull'isola è noiosa e l'autrice, credo volontariamente, ha voluto proprio ricreare questa lentezza, secondo me eccessiva. E' un bel libro, lei è un'autrice molto molto brava ma i suoi libri purtroppo non mi coinvolgono eccessivamente. Non credo leggerò altro di suo.
Ultimo libricino letto è stato "Memorie di un pazzo" di Flaubert.
Un libro di circa 100 pagine dove l'autore racconta, in versione romanzata, la sua delusione amorosa in gioventù. Un opuscolo molto profondo e crudo, non consigliato per chi crede fortemente nei suoi sogni e ha paura che qualunque cosa possa intaccarli.
Spero vi siate goduti delle belle vacanze e che l'inizio della scuola o dell'università o di qualsiasi cosa non sia stata traumatica.
Oggi torno con le letture di Settembre. Per chi ha letto la recensione della trilogia di Federica Bosco che ho fatto un po' di tempo fa, saprà già che in questo mese ho letto poco proprio perchè dovevo concludere la sessione estiva.
Il libro che forse mi è piaciuto di più in questo mese, tralasciando la trilogia, è stato "Quattrocento" di Susana Fortes.
TRAMA: Ana è spagnola ma è a Firenze con una borsa di studio per completare la sua tesi su un quadro poco conosciuto ("La madonna di Nievole") di un autore altrettanto poco conosciuto, Pierpaolo Masoni. Un quadro collegate con la congiura dei Pazzi avvenuta a Firenze verso la fine del Quattrocento. Forse una congiura che ha ancora qualcosa a che fare col presente.
Questo libro mi è stato regalato da un mio amico che lo aveva recuperato ad un bookcrossing. Non capisco perchè lasciano sempre i libri migliori, se ricordate qualche mese fa recuperai sempre da scambi al buio "Memorie di una geisha". Tralasciando le mie perplessità, concentriamoci sul libro. Il libro ovviamente ricrea sia il Quattrocento fiorentino, sia la contemporaneità e mi sono piaciute molte entrambe le ricostruzioni storiche. Interessante, anche se profuma un po' di clichè, la storia d'amore che si viene a creare nel libro che comunque si concentra solo verso la seconda metà del libro e che assolutamente non sminuisce affatto tutto il lato misterioso del libro. Un romanzo diciamo storico molto piacevole e accattivante.
Questo mese per il club del libro abbiamo letto "Il quaderno di Maya" di Isabel Allende.
TRAMA: Maya ha 19 anni ma è già inseguita dall' Fbi e da una banda di trafficanti di Las Vegas. Per fuggire da tutto ciò, sua nonna la manda in Cile dal suo amico Manuel. Maya giorno per giorno scrive su un quaderno tutto ciò che succede sull'isola (in realtà molto poco) e ricostruisce la sua vita passata. Chissà se riuscirà a costruirsi una nuova vita.
Della Allende avevo già letto "La figlia della fortuna" e mi piacque ma non particolarmente, non è un'autrice che avrei riletto semplicemente perchè non mi ha colpita molto. E questo libro ricrea perfettamente la mia indecisione. La storia di questa ragazza molto giovane, quasi mia coetanea, caduta nel vortice dell'alcol e della droga mi ha colpita molto, ma dall'altro lato, ancora una volta, non mi ha trasmesso nulla più che una bella storia. Lo stile all'inizio del libro è davvero molto lento, la vita sull'isola è noiosa e l'autrice, credo volontariamente, ha voluto proprio ricreare questa lentezza, secondo me eccessiva. E' un bel libro, lei è un'autrice molto molto brava ma i suoi libri purtroppo non mi coinvolgono eccessivamente. Non credo leggerò altro di suo.
Ultimo libricino letto è stato "Memorie di un pazzo" di Flaubert.
Un libro di circa 100 pagine dove l'autore racconta, in versione romanzata, la sua delusione amorosa in gioventù. Un opuscolo molto profondo e crudo, non consigliato per chi crede fortemente nei suoi sogni e ha paura che qualunque cosa possa intaccarli.
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