Passa ai contenuti principali

"Lolita" di Vladimir Nabokov

"Lolita, luce della mia vita, fuoco dei miei lombi. Mio peccato, anima mia."

Chi non riconoscerebbe questo incipit, acclamato come uno dei più potenti e celebri della storia della letteratura, emblema dell'intero romanzo.

TRAMA: Ramsdale, USA. Humbert Humbert è un professore 35enne di origini europee con una strana perversione. Ama osservare adolescenti (dai 12 ai 18 anni circa) chiamate ninfette, languide e sensuali, piccole eppure già consapevoli della propria forza seduttiva. Lolita sarà una di loro. Una ossessione che diventa amore, passione, tormento e autodistruzione.

Un'opera che ha fatto molto discutere, che ha animato intere generazioni di lettori portando addirittura a ipotizzare una possibile trama autobiografica tra le righe (prontamente smentita da Nabokov), oltre ad aver ispirato ben due trasposizioni cinematografiche (la prima del celebre Kubrick). Ma un artista non è tale se effettivamente riesce a inventare ex novo una storia che appare come autentica? Ed è quello che Nabokov ha fatto.
La storia lascia interdetti, scandalizza se non si parte totalmente scevri da pregiudizi di alcun genere. Un adulto che guarda adolescenti, che le brama, le desidera. Un adulto che possiede un'adolescente. Lolita. Lo-li-ta. O Dolly. O Dolores. Ma il ruolo della vittima e del carnefice non è ben definito come ci si aspetterebbe. Il professore circuisce ma è sedotto a sua volta. La povera ninfetta conosce ben presto la lussuria e l'incesto, ma seduce, mente, inganna.
Ecco che spicca la genialità di Nabokov. 
Nonostante la vicenda sia narrata sempre dal punto di vista di Humbert, come una sorta di stream of consciousness di un condannato, l'autore è bravissimo nel capovolgere completamente i piani di gioco. Si simpatizza con il protagonista, lo si accusa e lo stesso con Lolita, a fasi alterne trascinando la nostra emotività in un vortice da cui è difficile uscirne. Il lettore si ritrova catapultato in una storia che quasi non sembra una storia d'amore e di perdizione, ma un vero e proprio giallo. Inutile cercare di individuare il colpevole, non c'è un personaggio che si potrebbe salvare più di altri.

Ho apprezzato moltissimo la resa psicologica di entrambi i personaggi. Lolita, giovane 13enne frivola e vuota che nel romanzo affronta una vera parabola discendente, sempre più, a mio parere, verso le menzogne e la malsana ambizione. Humbert, perverso e ossessionato, malato eppure bruciante di amore, passionale e ardentemente vivo.
Lo stile di Nabokov è qualcosa di sublime. Ricco, ampolloso, ironico, brillante, austero eppure scorrevole come pochi.

"Lolita" è un capolavoro. Lo si legga per quello che è, frutto della penna di un grande scrittore, un'opera d'arte che vive in un suo etere.
Un libro che molti apprezzeranno e che pochi perdoneranno.
Qualunque sia il vostro approccio, dategli una possibilità.


Commenti

Post popolari in questo blog

Letture di Settembre

Buongiorno a tutti! Spero vi siate goduti delle belle vacanze e che l'inizio della scuola o dell'università o di qualsiasi cosa non sia stata traumatica. Oggi torno con le letture di Settembre. Per chi ha letto la recensione della trilogia di Federica Bosco che ho fatto un po' di tempo fa, saprà già che in questo mese ho letto poco proprio perchè dovevo concludere la sessione estiva. Il libro che forse mi è piaciuto di più in questo mese, tralasciando la trilogia, è stato "Quattrocento" di Susana Fortes. TRAMA: Ana è spagnola ma è a Firenze con una borsa di studio per completare la sua tesi su un quadro poco conosciuto ("La madonna di Nievole") di un autore altrettanto poco conosciuto, Pierpaolo Masoni. Un quadro collegate con la congiura dei Pazzi avvenuta a Firenze verso la fine del Quattrocento. Forse una congiura che ha ancora qualcosa a che fare col presente. Questo libro mi è stato regalato da un mio amico che lo aveva recuperato ad un bo...

"Cadrà dolce la pioggia e altri racconti" di Ray Bradbury

E' un post improvviso, sorto davvero spontaneo e necessario avendo appena terminato di leggere "Cadrà dolce la pioggia e altri racconti" di Ray Bradbury. Non mi ero mai approcciata a questo autore, pur essendo molto noto per la tanto altrettanto nota "Fahrenheit451". Il libro di cui voglio parlarvi contiene tre racconti: Cadrà dolce la pioggia, I lunghi anni, La gita di un milione di anni. Sono tre racconti ambientati nel futuro (Agosto e Ottobre 2026) e parlano di terrestri che si trasferiscono su Marte per sopravvivere, la Terra è devastata da guerre e distruzioni. Questi tre racconti, nella loro semplicità, mi hanno letteralmente devastata. Hanno un carattere profetico e pensare che il 2026 è solo fra undici anni e che fra undici anni, forse, ci sarò anche io e magari ci saranno anche i miei figli, mi sconvolge. Il primo dei tre racconti, che è quello che più mi ha sconvolta, narra di una casa che è completamente autonoma. E' talmente tecnologica...

Il mio bracciale Pandora

Salve a tutti ragazzi! Da noi è arrivato l'autunno finalmente! Pioggia, vento e freddo sono gli ingredienti perfetti per leggere. Ho una pila di libri invernali che non aspettano altro che essere spolverati un po'. Oggi un post diverso dal solito perché parlerò del mio bracciale Pandora. Ho visto il video di moltissime ragazze e ho deciso, nel mio piccolo, di parlarvi anche del mio. Il bracciale Pandora mi è stato regalato dalle mie zie per il mio 18esimo compleanno, lo avevo richiesto personalmente perché i ciondoli usciti in quella stagione erano bellissimi. Vi posto una foto della pubblicità per darvi un'idea. Io sono nata il 3 Dicembre quindi quasi sotto Natale. Per chi mi conosce e sa che amo il blu non dovrebbe essere una novità se vi dicessi che il mio bracciale ha come colore dominante il blu! Ma che fantasia! Ogni ciondolo dovrebbe avere un significato particolare e i miei diciamo che in gran parte li hanno. Per chi non lo sapesse il bracciale Pandora ...