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"Il vecchio e il mare" di Hemingway

Ho sempre visto questo libro sugli scaffali e sempre mi sono detta che un classico del genere si DEVE leggere.

Mia zia ha deciso di prestarmelo. "E' bellissimo, leggilo" diceva. Ok leggiamolo!

"Il vecchio e il mare" narra la storia di un anziano pescatore, Santiago, che dopo ottantaquattro giorni di pesca fallimentare, trova la forza di tornare in mare, spinto anche dal suo allievo Manolin.
Tutto il libro è incentrato sull'incessante tentativo di pescare un marlin. Tornando a riva, però, spesso viene attaccato dai pescecani che mangeranno il suo trofeo di pesca.

Ad una superficiale lettura è semplicemente la pesca di un anziano provato dalla fatica, ma ad una lettura più profonda credo che la pesca, la fatica siano tutti simboli del desiderio.
Quando si ha un desiderio si cerca incessantemente di raggiungerlo, con forza e dedizione, spesso farà male (come le mani sanguinanti di Santiago) ma non bisogna mai mollare.
Quando hai raggiunto il tuo sogno non devi cullarti, in ogni momento potrebbero portartelo via, devi lottare.

Santiago riesce a ritrovare la forza di lottare, il suo coraggio. Ritrova tutto il significato della sua esistenza.

Un tema un po' meno chiaro ed emergente, probabilmente, è la violenza. Il pescatore sa di dover uccidere il pesce nonostante sia convinto che sia suo fratello. E' costretto ad usar violenza anche se non la concepisce.
E' la lotta per la vita? Sopravvivenza?
Sì sicuramente. Ma è inevitabile o si può evitare?

E' un libro che ti lascia un senso di angoscia e contemporaneamente di speranza. I sogni, anche se faticosi e apparentemente irraggiungibili, danno molte soddisfazioni.
Mai mollare nella vita, che sia un monito per noi ragazzi. Il cammino sarà duro...



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