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"Nulla fallisce" di AL

Le storie dei grandi si raccontano. Si tramandano. E poi ci sono gli umili, gli abbandonati. La loro storia chi la racconta?

"Nulla fallisce" è la storia di AL (pseudonimo dell'autore) nato nel 1983 e con una situazione familiare ed economica alle spalle molto complessa. Un padre violento, una madre che fa fatica ad arrivare a fine mese e che solo dopo tempo trova la forza di denunciare e poi c'è lui. Un ragazzino in carne e gay, mira dello scherno e dell'astio dei suoi coetanei.

Non voglio svelarvi nulla di più perché questo romanzo è un viaggio, anche grazie a tutte le tracce musicali che l'autore indica nel romanzo e che ci proiettano direttamente accanto a lui. Come ho immaginato la lettura? AL che ci prende per mano e ci conduce in un cinema in cui lo spettatore è completamente solo e la proiezione è la sua complessa vita. Le parole, le frasi, le scene che il lettore incontra in questo viaggio sono forti, violente, dure e la voglia di cercare aria è tanta! Io ho dovuto necessariamente fermarmi per qualche minuto dopo ogni capitolo perché l'autore non ha peli sulla lingua e non riesce a fingere di celare il suo dolore in un buonismo ipocrita. Con il suo stile molto semplice e lineare racconta la sua vita e il suo dolore ma è una storia che purtroppo può essere condivisa da tutti. Chi di noi non è mai stato offeso e chi di noi non lo ha mai fatto? Ecco, AL ci invita a fare un viaggio introspettivo e riflettere su chi siamo e chi siamo stati.
Molto importante soprattutto la riflessione sulla tematica LGBT negli anni '90, motivo ancora oggi di esclusione e discriminazione.

Vi consiglio assolutamente di leggerlo, di riflettere, di viaggiare con qualcuno che ha celato la sua identità non per paura, ma per farci concentrare solo sul messaggio del romanzo. La rinascita.


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