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Letture di Aprile

Oggi è la giornata ideale per la lettura o per lo studio, nel mio caso. Uggiosa e poco primaverile.

Aprile ormai è agli sgoccioli, quindi parliamo delle letture di questo mese escludendo "Il cardellino" di cui vi ho già parlato in un post singolo. 

E' stato un mese particolarmente fruttuoso quindi iniziamo subito!

Ultima lettura è stato "Amabili resti" di Alice Sebold.

TRAMA: Susie ha quattordici anni quando venne uccisa dal suo vicino di casa, il 6 Dicembre 1973. Con gli occhi di un'eterna adolescente, Susie ci accompagna nella vita che ormai la famiglia, gli amici e il primo amore dovranno affrontare senza lei e soprattutto alla ricerca del suo assassino.

Un libro che nelle prime pagine mi ha completamente devastata e, leggendo la trama, potete facilmente immaginare il motivo. Non capivo come fosse possibile essere così crudeli e volgari, uso questo termine perché altri epiteti credo che siano poco carini. Eppure queste realtà sono ancora alla portata del giorno, vediamo il caso di Sarah Scazzi o Yara Gambirasio. 
Essendo narrato da una ragazzina di quattordici anni, è sorprendente vedere un'oggettività estrema anche in scene in cui io stessa avrei voluto buttare il libro dalla finestrino del pullman. Ho provato una forte empatia con tutti i personaggi del libro, tranne con la madre di Susie e me ne dispiace, ma ha fatto scelte che io assolutamente non condivido ed eticamente non reputo corrette indipendentemente dal dolore o meno. Leggere di lei mi dava fastidio e stavo per abbandonare il libro proprio per questo personaggio, rendetevi conto di quanto vi tocchi l'anima.
Un romanzo straziante ma indubbiamente può essere annoverato tra i capolavori.


Per il futuro esame di letteratura italiana 2, ho letto due trattati di Vittorio Alfieri ovvero "Della tirannide" e "La virtù sconosciuta".

Il primo è un'analisi della vita sotto tirannide; l'autore fa quindi un'analisi nella prima parte delle ideologie, delle istituzioni sotto la tirannide, nella seconda parte del trattato cerca di proporre al lettore un modo di sopravvivere e resistere, riconoscendo infine che se la tirannide è impossibile da estirpare, allora è preferibile morire avendo combattuto. Un trattato con tematiche assolutamente moderne soprattutto quando ci dice che anche i monarca moderni (coevi all'autore quindi) possono in ogni caso essere chiamati tiranni, nonostante si usi un nome diverso. Alfieri usa spesso anche il confronto tra l'età contemporanea a lui e la repubblica romana che, nonostante tentativi di assolutismo, ha cercato di reagire grazie alla presenza di una fascia di proprietari terrieri agiati.

Il secondo trattato invece è un elogio di un amico dell'autore, Francesco Gori Gandellini, uomo virtuoso morto in giovane età. Strutturato sotto forma di dialogo immaginario tra i due, è indubbiamente una delle opere più personali di Alfieri che non evita di parlare anche di se stesso pur di esaltare la "virtù sconosciuta" dell'amico.

Ad Aprile ho letto anche due fantasy.

Il primo dei due è "Profumo di cioccolato" di Littlewood.

TRAMA: La famiglia Bliss ha una pasticceria un po' speciale, i loro dolci riescono a risolvere i problemi di chiunque ne mangi uno. I genitori partiranno per aiutare un paesino vicino e improvvisamente arriverà in visita una misteriosa zia a sconvolgere le vite dei tre piccoli Bliss.

Un libro molto carino che si legge veramente in pochissimo, adatto però ad un pubblico di bambini molto giovani. Non continuerò la trilogia.


Ultimo fantasy e libro del mese è stato "Bellezza crudele" di Rosamund Hodge.

TRAMA: Arcadia è stata distaccata dal resto del mondo ed è governata dai demoni, capeggiati dal Signore Gentile. Nyx, figlia di un alchimista del luogo, è promessa sposa del Signore Gentile, contro la propria volontà. Il suo compito è distruggerlo ma sarà effettivamente così?

Questo libro l'ho divorato per i primi tre quarti e poi mi sono fermata o volevo fermarmi per non farlo finire subito. La ragazza che me lo vendette non ne era rimasta particolarmente colpita, io invece sono rimasta affascinata dalla storia e dal Signore Gentile che, nonostante la sua cattiveria e il suo ruolo, dobbiamo ammettere essere un gran pezzo di ragazzo...o demone! Questo romanzo è un retelling de "La Bella e la bestia" e già per questo motivo mi aspettavo moltissimo ed effettivamente è stata una bella storia. Ha un pizzico di mistero e d'amore che non guasta assolutamente. Non vedo l'ora di recuperare il secondo libro della duologia ovvero "Il sentiero del bosco incantato", un retelling della fiaba di Cappuccetto rosso.





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